Con la Manovra finanziaria 2011, entrano in vigore le norme contenute nel decreto approvato in tempi da record. La Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, tenendo conto delle novità introdotte dal Decreto legge n°98/2011, recante “Misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria”, rapidamente convertito in legge il 15 luglio 2011 (legge n°111/2011), ha organizzato una prima giornata formativa per giovedì 21 luglio, con inizio alle ore 09.00. Questi i principali argomenti trattati: le assunzioni, il tetto al trattamento economico individuale, l'indennità di vacanza contrattuale ed il possibile blocco della contrattazione, i piani per il contenimento della spesa e la destinazione al fondo di una quota dei risparmi, il personale delle società e la relativa spesa, le visite fiscali, il collocamento in quiescenza. Curerà il corso Arturo BIANCO (nella foto), esperto in organizzazione e gestione del personale di Regione ed Enti locali. Per la Pubblica Amministrazione, queste le principali novità previste dalla manovra: una stretta degli stipendi statali dal 1 gennaio 2013, con blocco degli incrementi salariali e blocco del turn-over dal 1 gennaio 2012, ma a regime dal 2014 ed ai tagli ai ministeri per 5 miliardi; per le infrastrutture è previsto, a partire dal 1 gennaio 2012, un fondo di 4.930 milioni per grandi opere che si ridurranno a 250 milioni per il 2012; per Regioni ed Enti locali, a partire dal 1 gennaio 2013, tagli per 6,4 miliardi relativi al biennio 2013/2014, mentre sul patto di stabilità 4 classi di merito per gli enti locali;
tra i criteri la convergenza verso i fabbisogni standard previsti dal federalismo; sulla sanità, a partire dal 17 luglio 2011 ticket da 10,00 euro per visite specialistiche e analisi mediche; dal 1 gennaio 2013 le aziende farmaceutiche pagheranno il 35% del deficit della spesa per farmaci degli ospedali, stimato in 700-800 miliardi; dal 1 gennaio 2013 tetto di spesa per l'acquisto di dispositivi medici da parte del Sistema Sanitario Nazionale; dal 1 gennaio 2012 blocco dei pignoramenti per le regioni che sono sotto piano di rientro del deficit sanitario.