Trote “fario” di qualità altissima, in grado di riprodursi una volta reintrodotte nei torrenti e fiumi umbri e che rappresentano un’attrazione turistica (in Valnerina soprattutto) straordinaria per gli amanti della pesca sportiva di tutto il mondo. Tre particolari che rappresentano soltanto una piccola parte del successo del Centro Ittiogenico di Borgo Cerreto (nella foto), che dagli anni ‘50 è di proprietà dell'Amministrazione provinciale di Perugia. Una struttura che grazie a dei riproduttori selezionatissimi (di tagli anche superiore ai 7 chili) garantisce la piena autosufficienza della Provincia di Perugia in fatto di ripopolamento di trote “fario” nei suoi corsi di acqua. In passato, la struttura esportava anche le trote in altre province, ma a causa di alcuni mancati pagamenti a favore della struttura e il rischio di perdere in qualità per affrontare una impresa dai grandi numeri, è stato deciso di utilizzare tutte le trote per la pesca sportiva e per l’ambiente umbro. Il centro è stato visitato dalla III Commissione, presieduta da Luca BALDELLI, per verificarne la sua produttività, la metodologia, i costi e i futuri investimenti da porre in essere come sono stati già previsti per il Centro Ittiogenico del lago Trasimeno dove si allevano carpe, lucci e tinche. La Commissione si è confrontata con le due unità lavorative che si occupano della gestione e della riproduzione delle trote “fario” ed ha avuto modo anche di scoprire il patrimonio immobiliare e didattico del centro di Borgo Cerreto, che è dotato anche di un’aula di insegnamento rivolta alle scuole del territorio che qui imparano la flora e fauna dell’Umbria e le loro particolarità.
Tra le ricchezze del centro c’è anche una rarissima popolazione di gamberi di fiume autoctoni che vivono all’interno di una vasca trasformata in alveo di fiume con tanto vegetazioni e acqua corrente. La qualità delle trote “fario” immesse poi anche nel fiume Nera sono attrattiva per turisti da tutto il mondo che scelgono la Valnerina per cimentarsi con questo predatore unico al mondo. Durante la visita al centro di Borgo Cerreto la Commissione ha potuto anche vedere all’opera delle guide locali con pescatori americani e giapponesi. Soddisfatto della visita il Presidente BALDELLI: << Quello che la Commissione provinciale ha potuto constatare è il pieno successo degli impianti stessi rispetto allo scopo per il quale sono stati istituiti: sotto la guida oltremodo attenta, qualificata e scrupolosa del Dr. Mauro NARALI, responsabile dell’Ufficio Programmazione e Gestione Fauna Ittica, gli impianti di Borgo Cerreto hanno più che triplicato la produzione rispetto agli inizi degli anni ‘90, diventando punti di riferimento obbligati a livello nazionale ed europeo. Dal punto di vista qualitativo, gli impianti di Borgo Cerreto hanno ben pochi competitori sulla piazza >>. Gli impianti di Borgo Cerreto sfruttano acque sorgive, batteriologicamente pure, ad una temperatura costante di 12°, senza inquinamenti e intorbidamenti, con un beneficio netto dal punto di vista ambientale ed un risparmio considerevole di risorse. Anche i consiglieri di opposizione, guidati da Piero SORCINI e Giampiero PANFILI, hanno valutato positivamente l’impianto di Borgo Cerreto ma hanno ribadito che forse servizi del genere dovrebbero essere esternalizzati ai privati per un risparmio maggiore dell’Ente.