Pubblichiamo integralmente una nota del gruppo di maggioranza in seno al Consiglio comunale di Fara in Sabina:
Si sta oltrepassando un confine pericoloso fatto di illazioni, offese e attacchi ingiustificati, con toni ed espressioni gravi e denigratorie, assolutamente gratuite e immotivate. Niente della nostra azione amministrativa attuata in queste poche settimane di governo, giustifica un tale comportamento aprioristico e a senso unico, se non la disperazione in cui la sinistra è sprofondata a seguito della rovinosa sconfitta elettorale del 16 maggio. Non siamo disposti a farci trascinare in un clima da guerra permanente e lasciamo alla minoranza di sinistra questi toni. Ma la verità non può essere sottaciuta. Leggiamo con stupore e sconcerto le invettive di esponenti di spicco e non, della coalizione appena sconfitta, circa lo “scandalo” delle vie di Canneto. Si utilizzano espressioni folli e gravissime come “regime fascista” e “corruzione morale”, si mettono in dubbio perfino principi e valori che ci appartengono a prescindere, come l’alto senso istituzionale, la memoria condivisa e il rispetto per tutte le culture e le storie d’Italia. Il ripristino della storica denominazione viaria di Canneto non è altro che un atto chiesto da tutta la cittadinanza e che mira a riordinare un caos generato dalla sostituzione di vie esistenti e storicamente riconosciute come parte integrante della storia e dell’identità di Canneto. Vie cancellate irragionevolmente dalla precedente giunta, la cui sostituzione non giustificava il principio cardine della nuova toponomastica, quello di nominare le vie “Case Sparse” con nuovi nomi e riorganizzare la numerazione civica; invece si è proceduto senza un filo logico cambiando vie preesistenti e gettando nel caos i cittadini.
La vecchia amministrazione ha agito pensando soltanto alla propaganda politica calpestando l’identità, la storia e la tradizione della nostra terra. Tra l’altro, come appare dagli articoli di stampa del 12 maggio 2011, in piena campagna elettorale l’ex Sindaco MAZZEO su sollecitazione e dopo una petizione popolare firmata da centinaia di residenti di Canneto, così dichiarava: “Ammetto l’errore e sono disponibile ad accogliere le istanze dei cittadini e a risolvere il problema entro ottobre quando le vie, a seguito del censimento, diventeranno operative”. La confusione totale in cui versa la sinistra sconfitta insieme alla totale mancanza di proposta politica si percepisce chiara ed inequivocabile. Se la sinistra avesse avuto il buon senso di informarsi prima di lanciare offese e accuse, avrebbe appreso come alcune delle denominazioni sostituite sono state già riproposte con atto precedente a tutta questa sterile e inutile polemica. Nella Giunta del 4 agosto 2011 con delibera n°221 per completare il lavoro relativo alla nuova toponomastica abbiamo provveduto all’individuazione di nuove vie riportando tra le altre alcune di quelle rettificate con le vie storiche di Canneto. Siamo in attesa delle relative carte topografiche da allegare per pubblicare l’atto. Questo perché la memoria storica condivisa è per noi un principio e un obbiettivo auspicabile. Mi riferisco in particolare a Via dei Partigiani, Via Risorgimento e Via 10 dicembre 1920 (eccidio di Canneto), elementi cardine della nostra storia Patria e per l’eccidio di Canneto di quella più propriamente farense. Tra l’altro analizzando la toponomastica esistente abbiamo individuato una delibera di Giunta del 12/09/2005 n°153 che intitolava la piazza antistante alle case popolari di Canneto “Piazza 10 dicembre 1920 eccidio di Canneto”. La brutta figura fatta dalla sinistra, tra cui spicca quella di massimi esponenti politici e istituzionali, è amplificata dall’astio di alcune dichiarazioni, come “regime fascista” e ancor peggio quella di “corruzione morale”. La sinistra rinnega perfino le proprie scelte fatte quando era maggioranza a Fara, come in questo caso; la pessima figura e il pessimo inizio è senza dubbio il loro. I cittadini hanno già espresso il proprio giudizio poche settimane fa ed è stato netto, una grande vittoria per noi e una sconfitta storica per la sinistra. Noi stiamo lavorando e continueremo a farlo nell’interesse esclusivo dei nostri cittadini e per garantire un futuro degno alla nostra città. Di fronte abbiamo una sinistra costretta ad attaccarsi a casi inesistenti, che rinnega se stessa e che è ormai da tempo allo sbando. Per noi questo grave e spiacevole episodio si chiude qui. Sarebbe giusto pretendere le scuse di chi si è lanciato in accuse e invettive assurde, ma non vorremmo restare ancora una volta delusi dall’incapacità di riconoscere i propri errori tipico della sinistra farense >>.