Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota di Clemente DOMINICI (nella foto), Sindaco del Comune di Paganico Sabino e rappresentante dell'ANPCI Lazio:
<< In data 30 agosto una delegazione dell’ANPCI, presieduta dalla Presidente nazionale, Franca BIGLIO, e composta anche dal sottoscritto, è stata ricevuta dal Ministro della Semplificazione Sen. Roberto CALDEROLI in merito alla richiesta di stralcio dell’art. 16 del DL 138/2011 relativo all’obbligo di associazionismo di funzioni e di soppressione dei Consigli nei Comuni fino a 1.000 abitanti. Il Ministro ha comunicato che il testo definitivo degli emendamenti al decreto, in fase di elaborazione, dovrebbe prevedere una riduzione, e quindi non l’eliminazione, dei componenti dei Consigli Comunali e l’obbligo dell’Unione di servizi e funzioni a partire dal 2013. I Comuni montani fino a 1.000 abitanti, sempre per bocca del Ministro, dovranno costituire una unione in un ambito territoriale di 3.000 abitanti, 5.000 per tutti gli altri anche con Comuni non contermini ed indipendentemente dal numero degli abitanti di ciascuno di essi. Le singole Regioni avranno facoltà di derogare da questi limiti tenendo conto delle diverse realtà e della loro collocazione geografica. Dall’incontro col Ministro è emersa la disponibilità a rivedere lo strumento obbligatorio dell’Unione qualora i Comuni interessati entro il 2012 associno servizi e funzioni con apposite convenzioni dimostrandone la bontà con il rispetto dei principi di efficacia, efficienza, economicità. Sono state favorevolmente valutate alcune nostre proposte in ordine alla governabilità dei Consigli, specialmente per quelli che risulteranno di numero pari. Staremo a vedere!
L’ANPCI ha ribadito al Ministro come la scelta di operare in forma convenzionale (ex art. 30 del D. Lg.vo n°267/2000) sia lo strumento più semplice e snello per raggiungere i principi dell’efficienza e della riduzione dei costi. Sarebbe pertanto opportuno dimostrare sul campo la bontà della nostra linea sulle convenzioni, peraltro già inserite nel D.L. 78/2010 convertito in legge 122/2010. L’ANPCI ha sottoposto al Ministro nuovamente e con forza la richiesta di stralcio dell’intero art. 16 del DL 138/2011. Nel contempo ha chiesto: 1) istituzione di un tavolo concertativo e propositivo per un confronto continuo, concreto e pratico; 2) inserimento di tutta la normativa relativa all’organizzazione e gestione politico-amministrativa dei piccoli Comuni all’interno del DDL sul Codice delle Autonomie tenendo anche conto del DDL n°54 approvato il 05/04/2011 alla quasi unanimità dalla Camera dei Deputati: ”Misure a sostegno dei Comuni fino a 5.000 abitanti” ora al vaglio del Senato; 3) definizione dei servizi sulla base dei costi standard. Solo da tali dati potrà realmente emergere la necessità economica e funzionale di accorpare o gestire separatamente i servizi comunali. L’ANPCI continuerà a vigilare ed a lottare, insieme a tutti voi, per far valere le ragioni delle nostre piccole, preziose, virtuose realtà, salvaguardandone l’identità compromessa. Invita quindi tutti i sindaci dei piccoli Comuni ad attivarsi sin da ora per avviare l’associazione dei servizi attraverso lo strumento della convenzione per dimostrare la bontà di questa linea e per conservare effettivamente l’autonomia dei nostri Enti minacciata dalla costituzione di “unioni” che gestiranno in forma esclusiva le funzioni comunali. L’ANPCI, confermando comunque lo stato di agitazione dei piccoli Comuni, è pronta ad assistere questo processo suggerendo le modalità operative e la strumentazione occorrente >>.