<< Sarò presente, insieme con il Presidente della Provincia di Terni, Feliciano POLLI, alla manifestazione di giovedì 15 settembre a Roma indetta dalle Province per ribadire l’iniquità della manovra del Governo che taglia i servizi fondamentali ai cittadini, penalizza le imprese e il mercato del lavoro e compromette i trasporti, gli interventi di politiche sociali e per il territorio. Inoltre, l’abolizione delle Province rischia di destabilizzare l’ordinamento costituzionale e di creare seri problemi alla vita della collettività. E’ urgente mettere mano al complessivo riordino del sistema istituzionale dello Stato, mantenendo le Istituzioni elettive e razionalizzando tutti quegli enti e strutture che rappresentano gli sprechi veri >>. Questa la dichiarazione di Marco Vinicio GUASTICCHI, Presidente regionale dell’UPI - Unione Province Italiane e della Provincia di Perugia, in vista della iniziativa di mobilitazione delle Province contro la manovra governativa in programma per giovedì prossimo. << Si tratta di una manovra week-end - ha proseguito GUASTICCHI - che cambia ogni fine settimana, che si è consumata in una serie di balletti che hanno culminato nella "trovata" dell’abolizione delle Province, come se questa fosse la soluzione del problema. In realtà, si tratta di un sacrificio inutile, che non farà risparmiare visto che esigui sono questi costi della politica (poco più dell’1%) e visto che si parla di città metropolitane al posto delle Province.
Un risparmio illusorio, quindi, che sarà ingoiato dai nuovi necessari assetti, con il rischio di servizi dimezzati, frammentati e confusi. Questa manovra porterà inevitabilmente ad una nuova pesante contrazione dell’economia, con conseguenze sempre più pesanti sul mondo del lavoro e dello sviluppo dei territori. Sono necessarie e urgenti - ha concluso il Presidente dell’UPI Umbria - vere politiche di riordino istituzionale e di diminuzione dei costi della politica, senza tagliare in maniera demagogica e strumentale ma piuttosto puntando agli sprechi e ai privilegi veri. E, soprattutto, è urgente e necessario andare verso politiche di rilancio generale del nostro Paese e della sua economia >>.