Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota di Mario PERILLI (nella foto), Consigliere regionale del PD e Vice Presidente della Commissione Agricoltura:
<< Nonostante gli allarmi lanciati e le numerose richieste d’intervento da parte dell’ente, il risultato che si sta palesando per i cittadini di Rieti sembra ormai irreversibile: la maggioranza di centrodestra della Regione ha definitivamente abbandonato i reatini che, dopo la chiusura degli ospedali di Magliano e Amatrice, rischiano ora di vedere precipitare i servizi di riabilitazione e quelli oncologici. Sul primo fronte, quello della riabilitazione, vorrei ricordare come in fase di assestamento di Bilancio, a ridosso dell’estate, il sottoscritto e il Gruppo del PD alla Pisana avevano presentato un emendamento chiedendo lo stanziamento di 550mila euro per l’intero settore, ma la maggioranza ha ritenuto opportuno cassare lo stesso. Giovedì mattina, quando cioè verranno a manifestare i rappresentanti e i pazienti del centro riabilitativo di Rieti, sarò con loro e l’augurio è quello che si trovi in tempi rapidissimi una soluzione imminente in quanto è inaccettabile dover privare i cittadini e i pazienti di un servizio che dovrebbe essere nei diritti fondamentali. Discorso diverso quello dei malati oncologici. A fronte dell’aumento della domanda e, a fronte del corrispondente aumento delle liste d’attesa, la Regione resta a guardare. Realizzato nel 2005 dalla Giunta STORACE e supportato per l’intero corso della legislatura MARRAZZO, il Reparto di radioterapia, più volte riconosciuto come eccellenza regionale e nazionale, rischia ora di chiudere i battenti e comunque di subire una pesante involuzione.
Le due questioni che determinano questo pericolo, ovvero la carenza di personale e quella di macchinari specifici, sono facilmente ovviabili e aspettiamo quindi risposte concrete. Per la carenza di personale, infatti, la Manovra di Governo consentirebbe, previa presentazione di una documentazione specifica, l’assunzione di nuove professionalità alle quali basterebbe sommare un investimento tale da sbloccare l’acquisto, come richiesto, di un secondo acceleratore e così riprendere il cammino dell’eccellenza o quantomeno del mantenimento del servizio. Considerati i tagli fatti dall’ente al territorio reatino, credo sia giunto il tempo di dare e questo non per favori di alcun tipo, ma per ripristinare semplicemente nella nostra provincia i servizi sanitari di base che ormai, sempre più, sembrano mancare >>.