La gestione oculata del territorio e la sua tutela sulla base di una sinergia costruttiva e con obiettivi comuni sono state l’oggetto dell’incontro (nella foto) tra il Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio GUASTICCHI, e il nuovo Comandante del Corpo forestale dello Stato per la provincia di Perugia, Paolo LEPORI. GUASTICCHI ha auspicato la continuità e il miglioramento dell’ottimo rapporto di collaborazione già messo in campo con il Corpo Forestale, sia per i controlli in tema di ambiente finalizzati al rispetto delle norme, sia riguardo alla gestione del territorio dal punto di vista delle lungaggini amministrative. << Ritengo - ha dichiarato il Presidente della Provincia - sia molto importante amministrare bene il territorio e vogliamo proporre modifiche per la sua gestione. Come Provincia, abbiamo voluto dotare il nostro Corpo di Polizia di mezzi adeguati quali quad, moto e pikup al posto di auto da strada, per poter raggiungere le parti più impervie del territorio. C’è da considerare anche che con la prossima attuazione della riforma endoregionale, dovremo far fronte anche a competenze nuove sui parchi >>. Questa esigenza di buona amministrazione in sinergia tra enti locali e Corpi dello Stato è stata condivisa ampiamente dal Comandante LEPORI.
<< Credo - ha proseguito LEPORI - che il senso di sicurezza dei cittadini non sia solo poter camminare tranquilli nella nostra città, ma anche conoscere la qualità del cibo o dell’aria o poter contare su un uso corretto del territorio. La drammaticità dei fatti di questi giorni lo testimoniano. Avverto, invece, una certa disaffezione per il territorio da parte di coloro che ne erano i naturali curatori, e cioè gli agricoltori, i quali oggi nella morsa delle norme non sempre riescono ad agire. Serve uno sforzo congiunto in una sorta di “intelligence”, con obiettivi che devono essere comuni e, in questo, c’è ampia possibilità di collaborazione tra Polizia Provinciale e Corpo Forestale dello Stato >>. GUASTICCHI, sottolineando l’importanza di amministrare bene il territorio, anche congiuntamente, ha citato alcuni casi come ad esempio la questione dei fanghi del lago Trasimeno che, talvolta, assumono la classificazione di rifiuti speciali con pesanti conseguenze e riflessi economici per il loro smaltimento, o come i grandi inquinatori del territorio che abbandonano l’amianto, senza rispettare le procedure di smaltimento. L’incontro si è concluso con il proposito di intensificare scambi informatici e collaborazione nella materie di reciproca competenza.