Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota di Moreno IMPERATORI (nella foto), Consigliere comunale del PdL e Presidente della Commissione Statuto e Regolamenti:
<< Credo che un amministratore pubblico non possa permettersi di essere pessimista, tuttavia occorre dire che il centro storico di Rieti, dal tardo pomeriggio in poi (tranne i fine settimana) è praticamente deserto e non si riesce neanche a intravedere una soluzione ideale. Parafrasando la famosa canzone cantata da Charles AZNAVOUR si potrebbe dire “com'è triste rieti soltanto un anno dopo com'è triste rieti se non si ama più si cercano parole che nessuno dirà e si vorrebbe piangere e non si può più.” Lunedì sera, intorno alle ore 21.00, insieme ad un collega Consigliere comunale abbiamo personalmente constatato, dapprima la scarsa presenza di clienti presso un noto ristorante del centro storico e poi, percorrendo a piedi Via Cintia, per recarci presso gli studi televisivi di RTR, che in circa 10 minuti non è transitata nessuna autovettura, incontrando non più di due/tre persone. Le cause sono sicuramente molteplici, la crisi economica, il clima rigido cittadino, la mancanza di iniziative commerciali, punti attrattivi o di ritrovo, l’arredo urbano e cosi via. L’ Amministrazione comunale, nel tempo, ha cercato di intervenire con varie iniziative popolari e culturali. Gli imprenditori, a torto o a ragione, fanno risalire gran parte di questa situazione alla ZTL.
Non credo che tutto possa ricondursi alla ZTL, ma in ogni caso visto il momento di crisi economica, qualche soluzione occorre escogitarla. Penso ad una ristretta isola pedonale, intorno al Palazzo comunale, che comprenda alcune vie e piazze in prossimità dello stesso, e per situazioni specifiche, che vedono la presenza di molti residenti, ad esempio Via Nuova, si potrebbe attuare una ZTL congrua. E’ un’idea, da esaminare e da verificare anche tecnicamente, l’importante è agire e non tergiversare continuamente, magari cambiando ogni tanto gli orari d’ingresso alla ZTL che alla fine hanno scontentato tutti. In questo momento storico, con una crisi economica destinata ad accentuarsi, la prima responsabilità di un amministratore è quella di soddisfare i bisogni primari dei cittadini, occorre essere tutti un pò più opportunisti e meno demagoghi, “o Franza o Spagna, purché se magna” >>.