Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota di Mario PERILLI (nella foto), Consigliere regionale del PD e Vice Presidente della Commissione Agricoltura:
<< L’anno che si appena concluso è stato un anno difficile e particolarmente impegnativo per i cittadini del Lazio e per quelli di Rieti nello specifico. Dalla politica degli intenti si è passati a quella dei fatti, sicuramente poco confortanti, e i risultati sono gli occhi di tutti: tagli alla sanità, ai servizi sociali, all’agricoltura, a tutti i settori produttivi, alla cultura, e a tutti quei canali del credito che per gli imprenditori è sempre più inaccessibile. La gestione della maggioranza di centrodestra, insomma, si sta manifestando per quello che è: tante chiacchiere e provvedimenti inconsistenti, se non quelli pesanti di cui sopra. Per il 2012, ovviamente, la speranza è che la considerazione e la percezione che si ha di Rieti in Regione possa cambiare perché il limite è stato ormai raggiunto e superato. L’anno si apre con vertenze importanti, come quella della RITEL, non ancora risolte, con un quadro produttivo generale sconfortante e con prospettive di crescita per niente brillanti. Unica notizia positiva di questi ultimi mesi è stata infatti quella della conferma dell’investimento per il Terminillo, deliberato dalla precedente legislatura e quindi ormai noto e consolidato. Sulla Salaria sono stati fatti nuovi tagli e nel trasporto pubblico locale ci sarà l’aumento del costo dei biglietti per i pendolari che così, oltre ai quotidiani disagi legati a ritardi e servizi scadenti, dovranno anche pagare di più.
In un quadro nazionale dove si chiede uno sforzo ai cittadini per non fare collassare il sistema economico, la Regione ci sta mettendo del suo incrementando il sacrificio. L’augurio per il 2012, ovviamente, è quello di cambiare rotta perché per ora abbiamo abbondantemente dato. Politicamente sarà l’anno delle amministrative nel capoluogo e qui, oltre che la speranza di vedere vincere il centrosinistra, c’è quella di confidare nel recupero di un senso morale generale dove a finire in prima pagina non siano inciuci e manovre fratricide per limitare questo o quel rappresentante di turno, ma iniziative comuni tese al rilancio di un territorio che continua ad essere depresso e con un senso dell’etica e del bene comune che possa trainare tutti ripristinando dignità e volontà di ripresa. Il prossimo appuntamento elettorale, anche se interno, sarà quello delle primarie e questo strumento dovrà essere utile e centrale per rimettere insieme le forze della coalizione con la considerazione che quello del 22 gennaio dovrà essere un strumento di crescita e non una resa dei conti. E così, mentre il centrodestra continua ad arrampicarsi sugli specchi non sapendo da dove ripartire, il centrosinistra potrà dare una grande dimostrazione di maturità e bene comune >>.