di Gianfranco PARIS
Ho partecipato attivamente alla conferenza stampa di presentazione della candidatura a Sindaco della città di Rieti di Paola CUZZOCREA (nella foto). La presentazione è stata fatta ad opera di Rieti Virtuosa, il movimento civico di cui mi sono occupato recentemente con una intervista alla sua Presidente, Paola CUZZOCREA appunto, e di Rieti Super Star, un movimento nato sull'onda del tam tam virtuale che piano piano ha raccolto intorno a se lo scontento che serpeggia nei cittadini di Rieti per come viene condotta la pubblica amministrazione sia da parte della maggioranza, che la governa dal 1994, sia da parte della minoranza, incapace di far sentire proficuamente la sua voce. Sia l'uno che l'altro di questi due movimenti, che si presenteranno alle prossime elezioni amministrative con due liste separate, ma in appoggio all'unica candidata Sindaco CUZZOCREA, sono nati bipartisan, e come tali intendono rivolgersi all'elettorato, per contrastare l'inciucio destra-sinistra che soffoca da anni la vita politica locale al solo scopo di soddisfare interessi personali o di gruppo a danno di quelli della collettività. Ma vediamo quali sono le caratteristiche di questa nuova iniziativa politica reatina, così come sono emerse dalla conferenza stampa. Innanzitutto il linguaggio politico completamente nuovo. Da decenni i politici nazionali e locali si esprimono in “politichese”, un linguaggio spesso indecifrabile, diretto per lo più ad inviare messaggi ai propri amici o agli avversari, e soprattutto a confondere il grande pubblico. Paola CUZZOCREA, che parlava a nome di Rieti Virtuosa e Gianluca SANSONI, che parlava a nome di Rieti Super Star, hanno invece usato un linguaggio comprensibile a tutti.
E già tale fatto, di questi tempi, non mi sembra una cosa di poco conto. Entrambi poi hanno affermato che la loro decisione di correre alle prossime amministrative nasce dallo esame che, per poter incidere oggi su una situazione così compromessa di inciucio tra destra e sinistra, è necessario ripartire da zero. Qualsiasi compromesso con le forze politiche tradizionali, o con chiunque abbia o abbia avuto relazioni con i partiti politici in questo ultimo ventennio, deve essere evitato. Da ciò consegue che non potranno far parte delle due liste persone che abbiamo svolto politica nei partiti tradizionali negli ultimi venti anni. Un'altra affermazione importante e veramente nuova è che il loro programma non è un programma elettorale, cioè per la campagna elettorale, ma è un programma a lunga scadenza che prevede la sua operatività per almeno un decennio. Ciò vuol dire che entrambi i gruppi promettono di essere presenti sulla scena politica locale a prescindere dal risultato elettorale. E' noto come fino ad oggi il fenomeno delle liste civiche non ha dato buona immagine di se con liste di appoggio a tizio o a caio o con liste che, se anche indipendenti, non avendo avuto successo elettorale, si sono sciolte come neve al sole. Una affermazione di tal genere era pertanto necessaria per rassicurare gli scettici. E questo proposito non appare pellegrino o strumentale perché Rieti Virtusoa è nata da varie associazioni cittadine che operano nel sociale da decenni e che, stanche di essere prese in giro dai politici locali, si sono federate in Rieti Virtuosa per cercare l'inserimento diretto e sostitutivo nella amministrazione pubblica e perché Rieti Super Star opera da almeno tre anni su piazza alimentando un dibattito serio su ciò che accade nella Sabina. Da ultimo mi ha colpito l'affermazione che non sarà accettata nessuna compromissione con i partiti per avere un posto di potere. Questa mi pare l'affermazione più importante, la cartina di tornasole che dimostra la bontà delle loro intenzioni. Di solito le liste civiche nascono per garantire un potere contrattuale a colui o a coloro che la presentano. Tale potere si esplica in tutta la sua potenza al momento del ballottaggio, se ballottaggio ci sarà. Si tratta di un forte potere ricattatorio che costringe chi ne ne beneficia a fare concessioni di potere. Chi lo rifiuta a priori, come hanno dichiarato CUZZOCREA e SANSONI, dimostra chiaramente di voler agire allo scoperto e senza riserve mentali. E' vero che potrà sempre rimangiarsi quanto detto, come hanno fatto molti in questo ultimo ventennio, ma si perde la faccia con i propri sostenitori e si diventa uno dei tanti saltimbanchi della politica. Vale la pena di fare tata fatica per questo miserabile risultato? Personalmente, nel nostro caso, ho fiducia che ciò non accada. Io personalmente nella mia lunga attività pubblica ho avuto molte profferte che mi avrebbero condotto facilmente verso un tale risultato. Ho sempre rifiutato. Oso pensare che Paola CUZZOCREA la pensi come me.