“Una storia di qualità: bilancio e prospettive future”. Questo il tema che caratterizzato il 10^ anniversario del C.R.I.O. - Centro di Riabilitazione Intensiva Ospedaliera. La manifestazione si è svolta sabato scorso presso la Sala San Pancrazio del Municipio di Cascia (nella foto). Il Centro di Riabilitazione, divenuto nel tempo un punto di riferimento locale e nazionale, si è specializzato nel trattamento dei pazienti affetti da sclerosi multipla. In questi anni sono state 3.563 le persone ricoverate nella struttura, di cui 763 affette da questa patologia degenerativa. Nel 2011 sono stati trattati oltre 70 pazienti provenienti da fuori Regione, e l’ambulatorio di Reumatologia ha accolto 263 degenti (dei quali 23 non umbri). Il Sindaco di Cascia, Gino EMILI, ha parlato di: << Scommessa vinta. Il Centro di Riabilitazione rappresenta una realtà importante non solo in Umbria , poiché sono molti i pazienti che vengono da fuori Regione. E’ una struttura di qualità che rappresenta un’enorme ricchezza per il territorio. Non bisogna dimenticare l’importanza cruciale dei servizi ospedalieri, soprattutto in una terra come la Valnerina, non solo per i residenti, ma anche per i tanti turisti >>. L’incontro è stato l’occasione per ringraziare e fare i complimenti a tutti gli operatori del C.R.I.O., al Dott. Adelmo REALI ma anche al Dott. Angelo GENTILI, primo responsabile del Centro Riabilitativo, al quale è stata donata una medaglia in segno di gratitudine.
Presenti al convegno anche l’Assessore regionale alla Sanità, Franco TOMASSONI, e il Direttore generale dell’ASL 3, Sandro FRATINI. TOMASSONI ha posto l’accento sulla rete di centri di riabilitazione umbri che, attraverso un lavoro complementare e mai competitivo, realizzano un buon servizio per i cittadini. Il Direttore FRATINI, dopo essersi congratulato per i risultati ottenuti dal C.R.I.O., ha colto l’occasione per chiarire i recenti contrasti avuti con il Consigliere regionale BARBERINI, anche lui presente all’incontro. Il Direttore generale dell’ASL 3 ha ribadito la volontà di mantenere alto il livello di qualità del C.R.I.O.: << Non si è mai pensato di depotenziare la struttura di Cascia. L’intento è quello di preservare numeri e servizi, e, se possibile, investire sul centro riabilitativo, anche se la crisi economica non aiuta >>.