<< Per il Piano zootecnico regionale si apre la fase cruciale del confronto e della condivisione con tutti gli operatori circa le azioni e gli interventi che dovranno garantire al comparto, fin da ora e nei prossimi anni, uno sviluppo sostenibile in termini economici, occupazionali e ambientali >>. Questa la dichiarazione di Fernanda CECCHINI (nella foto), Assessore regionale alle Politiche Agricole. << Il Piano affronta il tema della valorizzazione di tutti i tipi di allevamento da quelli dei bovini da latte e da carne, ai suini, agli avicoli ed ovicaprini senza tralasciare equini e acquicoltura - ha proseguito l’esponente di Palazzo DONINI. Il problema più consistente è quello generato dalla concentrazione di allevamenti suinicoli in alcuni territori. Non c’è dubbio che in quelle aree si debba andare ad una allentamento della pressione ambientale. Tuttavia è impensabile che l’Umbria, patria della norcineria, rinunci ad una produzione di qualità nel settore. Ed è per questo che le proposte che stiamo formulando vanno in direzione di un Piano rigoroso ed equilibrato, ma che consente e anzi valorizza tutte le produzioni. I lavori del tavolo istituzionale, istituito insieme all’Assessorato all’Ambiente, e dove sono rappresentati tutti gli operatori del settore, procedono celermente. Contiamo entro l’estate di completare l’elaborazione del testo, in modo da sottoporlo all’approvazione del Consiglio regionale e dotarci entro l’anno del Piano che dovrà sancire un nuovo patto tra allevatori, ambiente e cittadini all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità >>.
Dopo la ricognizione accurata della situazione attuale della zootecnia e delle tendenze degli ultimi anni, dopo la predisposizione del “documento preliminare” indispensabile per la procedura di Valutazione Ambientale Strategica cui deve essere sottoposto il Piano, il tavolo istituzionale, anche alla luce della osservazioni pervenute, è impegnato nella formulazione delle proposte per individuare le forme di allevamenti sostenibili e più competitive sui mercati, e le pratiche agronomiche più opportune per il territorio umbro. << I dati dell’ultimo censimento ISTAT - ha rilevato la CECCHINI - confermano la perdurante crisi della zootecnia, con una contrazione di aziende, oggi circa 5.000, e di capi allevati. Per il futuro dell’agricoltura umbra, il settore assume una valenza strategica: non solo rappresenta oltre il 30% della produzione lorda vendibile agricola regionale, ma costituisce la base di un insieme di filiere agroalimentari che rappresentano molto per l’Umbria, sia in termini di valore aggiunto ed occupazione sia per la connotazione dei territoriale e la loro promozione turistica integrata. La sfida del Piano è dunque come rafforzare una zootecnia che dia soddisfazione economica agli operatori, che persegua e valorizzi al massimo la qualità del prodotto umbro, rendendolo riconoscibile e apprezzato dal consumatore, che contribuisca al mantenimento della presenza attiva degli agricoltori nelle campagne e che sia accettabile ed accettata dai territori e da chi vi abita. Un Piano orientato verso la “green economy” che affronta le problematiche delle concentrazioni di allevamenti in alcuni territori, come appunto nel caso della suinicoltura, ma non rinuncia alle produzioni di qualità del settore. Perché questo sia possibile si deve passare sempre di più a una presenza territoriale equilibrata, all’adozione sistematica di tutti gli accorgimenti e le innovazioni che garantiscono i migliori livelli di impatto ambientale e allo stesso tempo i più elevati e certificati standard di qualità. Per ottenere questo risultato - ha concluso l’Assessore regionale alle Politiche Agricole - sono mobilitate le migliori competenze tecnico-scientifiche, con l’INEA, l’Istituto Nazionale di Economia Agraria, che affianca la struttura regionale nella predisposizione del Piano zootecnico, e sono chiamate in causa le professionalità degli operatori che, per uscire da questa fase difficile, scommettono sulla qualità. L’obiettivo è quello di cominciare fin da subito a mettere in campo azioni mirate al miglioramento della qualità e alla sperimentazione dell’innovazione per il rilancio e un nuovo sviluppo della zootecnia umbra >>.