Compie 30 anni la processione del Venerdì Santo di Norcia, tradizione plurisecolare che affonda le sue origini nel Medioevo. Il corteo processionale, stimolo alla meditazione del Mistero della Morte e della Resurrezione, come ogni anno partirà intorno alle ore 21.00 dal quartiere di Capolaterra, nella serata di venerdì 6 aprile, per snodarsi lungo il percorso delle mura cittadine, che svolgono oggi la funzione di incomparabile scenario per il movimento processionale e per la contemplazione di quadri viventi della Passione di Cristo, inscenati da figuranti immobili, avvolti nel silenzio, debolmente illuminati da fiaccole. Il Comitato, nel commosso ricordo di Don Luigi MONALDI e di Anna FERRARI, che furono appunto gli ideatori del rinnovamento di questo sentito atto di fede, ha voluto quest'anno dare nuovo smalto a questa tradizione che è tra le più sentite del territorio nursino. Nel corso dell'anno, soprattutto negli ultimi mesi, sono stati effettuati incontri di preparazione dei partecipanti, dei nuovi e vecchi figuranti, dei numerosissimi bambini che partecipano al rito che rievoca la Passione di Cristo (nella foto) e che rappresentano il futuro di questa bellissima manifestazione devozionale e penitenziale. Si sono nuovamente messi a punto i canti, i testi, i diversi momenti che costituiscono il complesso rito che trae la propria origine in epoca medioevale in ambito culturale francescano, nel contesto del popolare quartiere di Capolaterra, con i suoi oratori di San Bernardino (oggi Sant’Agostino Minore) e la chiesa della Madonna degli Angeli.
Questa edizione della Processione di Norcia avrà pertanto un significato e una solennità particolari. Inoltre, il Sabato Santo e la Domenica di Pasqua, con proiezioni a ciclo continuo nell'oratorio di Sant’Agostino Minore, a Piazza Palatina, nel cuore di Capolaterra, da sempre culla della Processione penitenziale del Cristo Morto, verrà proiettato un documentario di Francesco FERRARI, girato alcuni anni or sono, intitolato "La notte della Croce", dedicato proprio ai riti di Passione e alla Processione penitenziale di Norcia. L'autore, animatore della Processione, ha voluto dedicare, insieme a tutto il Comitato, le proiezioni del suo documentario alla memoria di Lino PROCACCI, suo maestro, scomparso alcuni mesi or sono. << Lino – ha dichiarato FERRARI - ha sempre fatto tanto per Norcia, sia in modo manifesto, sia in silenzio. In questo caso Lino mise a mia disposizione, che sono stato suo allievo, con assoluta discrezione, alcuni turni di montaggio in un prestigioso stabilimento romano per realizzare la complessa edizione ad alta qualità di questo documentario girato nella sua terra. Buona Pasqua, Lino. Sappiamo che gradirai questo nostro omaggio, anche se non hai mai amato la retorica. Ma noi, lo sai, ti dedichiamo questa proiezione nel periodo della Pasqua di Resurrezione, come se fosse una preghiera, ricordandoti affettuosamente con questo piccolo ricordo che non pretende certo di esaurire la nostra gratitudine per quanto hai fatto per Norcia, con tutto il cuore >>.