Quando l'interesse pubblico va a farsi fottere.
di Gianfranco PARIS
Le vicende di questi giorni della Azienda Servizi Municipalizzati (ASM) sono la testimonianza di come coloro che ci chiedono i voti durante questa campagna elettorale agiscono in modo completamente diverso da quel che dicono. Tutti ormai sanno che il Tribunale Amministrativo del Lazio (TAR) ha dichiarato illegittimo il contratto esistente tra la ASM e il Comune di Rieti, la più recente delle varie anomalie accertate in questi ultimi anni a favore del socio privato, perché il socio privato fu scelto secondo un criterio meramente economico e non tecnico, cioè senza valutare che fosse in possesso di competenze tecniche specifiche, come ha affermato la Corte di Giustizia Europea. Da ciò consegue che tutti i contratti stipulati dalla ASM con i vari comuni per l'affidamento dei servizi sono nulli, con grave danno economico per le casse comunali che ricadranno inevitabilmente sui cittadini contribuenti. La normativa vigente stabilisce che entro il 31/03/2013 tutti i comuni dovranno bandire una gara pubblica per l'affidamento delle Aziende a soci che ne avranno i requisiti, comprese le società miste. In questa situazione il Sindaco uscente e l'Assessore al ramo, oggi candidato Sindaco, in tempo di campagna elettorale hanno provveduto prima alla sostituzione dello amministratore della ASM con un nuovo manager che venne a Rieti come Direttore del Reate Festival, nel quale certo non si è cimentato in servizi pubblici, festival del quale presto non sentiremo più parlare e poi, con la scusa di sostituire il Presidente dimissionario, alla sostituzione anche del Vice Presidente che da anni cerca di impedire l'invadenza del privato che tenta ad ogni costo di allargarsi e diventare il padrone assoluto della ASM.
Ora chiunque abbia buon senso penserebbe che, in una situazione di esistenza giuridica così precaria dell'Ente, l'unica cosa di buon senso sarebbe stata quella di attendere il termine per la nuova gara e soprattutto lasciare la decisione alla nuova amministrazione che sarà eletta nel mese di maggio. Invece no. Si sono voluti forzare i tempi e, per concludere, con una delibera presa in zona cesarini, cioè il giorno della scadenza del mandato, è stato dato incarico ad un “esperto” senza nome e senza la determinazione del compenso, ma comunque sempre a carico dei cittadini, il quale dovrebbe studiare un marchingegno per poter mantenere la speranza alla attuale gestione, pur trasformata magari in holding finanziaria, di continuare nella gestione di servizi che tutti oggi qualificano come indecenti. Questo è quanto! Io non ho molta fiducia che i reatini prendano in considerazione questi problemi prima di andare a votare, credo che tantissimi andranno a votare per interesse personale, per promesse di vario tipo o magari per testardo attaccamento a ideali che ormai non trovano più riscontro nella realtà, e perciò non nutro molte speranze di cambiamento. Ma penso che i miei lettori si pongano il problema, o almeno quelli che mi leggono da tanto tempo. Ho fiducia che almeno loro si diano da fare per impedire che chi è responsabile di cose di questo genere non abbia più la possibilità di continuare. Bisogna avere il coraggio di portare in comune gente nuova e ripartire da zero.