Rieti provincia a-ciclica con dinamiche di crescita della ricchezza slegate dal trend economico del Paese, con un trend delle esportazioni in netto calo ed una crescita reale del PIL provinciale inferiore a quella del PIL potenziale, ossia quello conseguito con un livello di piena occupazione e massimo utilizzo dei fattori produttivi a causa del processo di trasformazione economica che sta attraversando il sistema produttivo locale con soluzioni individuate nella triade credito-turismo-infrastrutture. E’ in questa direzione che sta andando l’economia reatina definita per il 2007 “stabile” dal ‘Rapporto Polos 2008: linee di tendenza dell’economia reatina presentato ieri da Paolo CORTESE, Responsabile Osservatori Economici dell’Istituto Guglielmo TAGLIACARNE, presso la Camera di Commercio di Rieti insieme ad un focus sulle infrastrutture realizzato da Uniontrasport nell’ambito della 6^ "Giornata dell’Economia". Un momento importante anche per aver messo attorno ad uno stesso tavolo tutti i livelli istituzionali determinanti per le scelte politiche sul futuro dell’economia reatina, dal presidente dell’Ente camerale, Vincenzo REGNINI, al Sen. Angelo Maria CICOLANI, al Presidente della Provincia di Rieti Fabio MELILLI, oltre ai rappresentanti di Regione (Mario PERILLI), Comune di Rieti (l’Assessore alle Attività Produttive Antonio PERELLI, e gli assessori Giuseppe DIANA e Lidia NOBILI), degli altri comuni del territorio provinciale, dell’Amministrazione provinciale (presente anche con l’Assessore Gustavo MARCHEGGIANI) e delle associazioni di categoria e che è stato prescelto come tappa non programmata ieri mattina dai lavoratori e sindacati impegnati in un corteo per accendere i riflettori sull’emergenza occupazionale della EEMS al fine di chiedere supporto nei prossimi passaggi della vertenza.
Per quanto riguarda la dinamica imprenditoriale, i dati mostrano come il 2007 si sia rivelato un anno di crescita, anche se moderata (+62 imprese) per un saldo finale di 13026 imprese attive. In merito alle esportazioni, nel 2007 si evidenzia una forte flessione in provincia di Rieti (-27%) a fronte di un’espansione media nella penisola del +8%, mentre in merito al PIL pro-capite, alla fine 2007 il gap con il livello medio italiano è di circa 20 punti percentuali ed ancora di più rispetto a quello del Lazio. Fatta 100 la media italiana, Rieti raggiunge infatti solo quota 79,2 (nel 2004 era di 79) pari a 20.477,73 Euro, mentre il Lazio si attesta al valore di 120 con un PIL annuo pari a 31.022,51 Euro. In tale scenario, Rieti partecipa all’accelerazione complessiva del Lazio, anche se non mancano le difficoltà, legate, per lo più, agli squilibri economici e territoriali e ad alcuni processi di crisi imprenditoriale che interessano le imprese di più grande dimensione. Dallo studio è emerso anche come il capitale produttivo della Provincia risulti caratterizzato da un dualismo produttivo e da una non piena relazionalità imprenditoriale; oltre alla presenza di alcune grandi imprese e gruppi industriali chiusi, Rieti si caratterizza dall’elevata presenza di ditte individuali, finanziarimante fragili e non sempre in grado di conseguire rilevanti forme di economie di scopo e metadistrettuali. Per quanto riguarda le dinamiche congiunturali 2007 e le previsioni 2008, dall’indagine emergono saldi che indicano una flessione di produzione (-19,3%) e del volume d’affari (-16,7%). Questi valori, unitamente alla quota di imprese che ha investito (13,3% di cui il 60% con maggiori risorse rispetto al 2006) sottolineano come da un lato il 2007 sia stato un anno non particolarmente dinamico e, dall’altro, come vi sia in atto un processo di riposizionamento tra le imprese reatine le quali, almeno in parte, stanno puntando su produzioni a maggiore valore aggiunto. In tale scenario a registrare un calo nel fatturato sono stati in particolare i comparti agricolo (-14,6%), dei servizi (-20,9%), del commercio (-36%), del turismo (-10%) e dell’Information comunication technology (-7,5%), mentre il manifatturiero ha registrato una stazionarietà con un andamento a tre velocità: da una parte l’industria alimentare (-22,2%), il legno-mobilio (-28%) ed il tessile abbigliamento (-37,5%) che registrano una flessione e da un’altra la metalmeccanica ed i mezzi di trasporto (+8,7%) risultati in crescita, e dall’altra elettronica, carta-editoria ed altre manifatturiere definite ‘stazionarie’. Poco soddisfacente il fatturato delle costruzioni, che registra un -15%. Quanto ai dati occupazionali, il Polos li lascia in sospeso evitando di riproporre l’indice ISTAT che piazza la Provincia di Rieti tra le province a minor tasso di disoccupazione d’Italia in quanto l’Ente camerale di Rieti, come ricordato da REGNINI << .... ha attivato un tavolo con sindacati, istituzioni, associazioni di categoria ed Istituto Guglielmo TAGLIACARNE per arrivare ad una revisione dell’indice statistico >>. Le previsioni per il 2008 parlano di una stabilità con alcune ombre relative alle previsioni occupazionali di alcune imprese, mentre si segnala nel 10,7% delle imprese intervistate la volontà di investire. << I tre cantieri che possono vedere da subito protagonista il territorio reatino - ha continuato REGNINI - sono quello del credito inteso come rapporto sempre più stretto e sinergico tra sistema bancario e dei consorzi fidi e quello delle imprese, del turismo ed a questo proposito il 15 maggio è in programma un confronto dell’Ente camerale con la Società Rieti Turismo della Provincia di Rieti, e delle infrastrutture che rappresentano un vero valore aggiunto non delocalizzabile >>. A proposito di turismo, MELILLI ha detto che << .... attualmente dal punto di vista turistico Rieti, con sole 81mila presenze annue, di fatto non esiste. Bisogna quindi investire risorse non a pioggia ed in direzione di un ‘turismo di paesaggio’ >>. Il Presidente della Provincia ha anche auspicato un tavolo Governo-Regione-Provincia per affrontare le strade principali da percorrere, << .... il mutamento del sistema industriale, lo sviluppo delle infrastrutture ed il rafforzamento del terziario >>, mentre il Sen. Angelo Maria CICOLANI ha tracciato un quadro nazionale e locale del futuro infrastrutturale, ponendo l’attenzione sulla necessità che << .... vengano predisposti il prima possibile i progetti delle varie opere al fine di avere maggiori chance nell’ottenimento di finanziamenti per lavori (come Salaria e ferrovia) destinati ad essere realizzati in un orizzonte di medio-lungo termine >>. CICOLANI ha anche evidenziato l’importanza di rivolgere l’attenzione in direzione dell’aeroporto di Viterbo << .... che può diventare un’occasione di sviluppo per quello reatino e questo è oggetto sia di un mio disegno di legge sul riordino del sistema aeroportuale del Lazio sia di un progetto specifico della Camera di Commercio di Rieti >>.