di Gianfranco PARIS
E' proprio vero. Il troppo potere da alla testa! E' accaduto alla destra reatina che ha governato la città di Rieti per diciotto anni con una maggioranza bulgara. Il malessere iniziò subito dopo il primo quinquennio di CICCHETTI. Infatti, nel secondo iniziò l'inciucio destra-sinistra che ha condizionato la politica reatina per altri 13 anni. Cicchetti fu riconfermato al primo turno contro Andrea FERRONI, sconfitto in modo chiaro, ma subito fu premiato da CICCHETTI che gli consentì di essere rieletto alla presidenza del Nucleo Industriale con i voti di tutta la destra presente in quel Consiglio di Amministrazione. Da allora è iniziata una trasformazione selvaggia, senza programmazione né finalità, del Nucleo industriale, oggi compreso nell'ASI, al servizio di interessi diversi da quelli industriali che avrebbero dovuto stare a cuore a quel Consiglio di Amministrazione, con rilascio di una marea di licenze commerciali a supermercati e altro, che hanno messo in ginocchio tutta la rete commerciale tradizionale reatina, i cui titolari erano stati i primi sostenitori di CICCHETTI e che ha ridotto l'industria locale ad un fantasma che va sempre di più scomparendo. Negli otto anni dell'era EMILI la politica dell'inciucio si è rafforzata con la differenza che, mentre CICCHETTI teneva tutto sotto controllo, la debolezza della sindacatura dell'ex Assessore di CICCHETTI ha consentito che i vari gruppi che lo sostenevano giocassero in proprio le loro carte a seconda degli interessi di cui erano interpreti e portatori.
Il principale terreno di scontro è stato l'urbanistica, settore nel quale gli interessi di bottega e di sottogoverno a favore di amici e potenti sono sostanziosi, affidato ad un dirigente di settore, di fiducia del Sindaco e dell'Assessore all'Urbanistica, di cui lo stesso PM del Tribunale di Rieti ha richiesto la sospensione per inaffidabilità nel rispetto della legge. Settore che ha causato una rottura micidiale all'interno della maggioranza al momento della realizzazione dei Piani Integrati che ha spaccato in modo definitivo la Giunta, mettendo il Sindaco contro l'Assessore all'Urbanistica COSTINI. Spaccatura che è ricaduta direttamente sulle elezioni nelle quali COSTINI si è apertamente schierato contro il candidato del PdL e del Sindaco, portandosi dietro anche Carmine RINALDI che sosteneva il centrodestra da sempre. Altro settore nel quale lo scontro si è manifestato all'interno del centro destra con violenza è stato quello della ASM. Qui il discorso riguarda la presenza nel capitale della municipalizzata di un privato, legato alla persona del sindaco, al quale è stata concessa una convenzione che il TAR del Lazio ha dichiarata illegittima, il quale ha fatto il bello e cattivo tempo contro la volontà di alcuni membri del consiglio di amministrazione nominati dalla stessa destra che invano hanno tentato di opporsi. Si è anche consentito che il comune si indebitasse spropositatamente nei confronti della ASM per fare in modo che per poter ripianare il debito si vendesse al privato la quota di azioni riservata al personale, che lo avrebbe fatto diventare socio unico di maggioranza. Questa situazione ha generato all'interno del centro destra un ulteriore scontento perché le persone che lo avevano sollevato godevano di un notevole peso elettorale e certamente il loro disimpegno è stato un altro degli elementi determinati della debacle. Altro motivo di scontento, anche se non giustificato, quello dell'ex Assessore all'Urbanistica LEONCINI, condannato dal Tribunale di Rieti, non soddisfatto per non essere stato difeso adeguatamente dalla Amministrazione comunale. E ancora l'invadenza della consigliera regionale Lidia NOBILI che imperversa nella politica reatina senza un ruolo preciso se non quello presenzialista legato ad un look sempre più imbarazzante, che per stare a galla riesce a sacrificare le ambizioni di tutti i suoi “compagni” di cordata e che certamente non sono incoraggiati a tenere duro. A nulla sono valsi gli unici richiami al buon senso di Moreno IMPERATORI, “lu bermontese” che, unico tra cotanto senno, ha dimostrato di avere le idee chiare ed ha avuto il coraggio civile di richiamare l'allegra compagnia a riflettere sul da farsi. A nulla è servita la presenza del Senatore CICOLANI, la cui manifesta incapacità alle prossime elezioni politiche gli costerà di certo il seggio. E' proprio il caso di dire che Simone PETRANGELI ha sì vinto, ma anche che i suoi competitors sono stati così poco bravi da riuscire a perdere. Ora sta a lui cominciare bene. Sarebbe un vero peccato che cominciasse ad esempio a nominare assessori uomini che l'elettorato ha trombato o gente di riferimento dei partiti. Sarebbe un vero errore se non prendesse subito alcuni provvedimenti di rettifica di delibere, come quella dei Piani Integrati, impugnati al TAR, per le quali egli stesso e i residui della fu opposizione votarono contro in consiglio comunale. Se non facesse togliere subito dalla ASM l'attuale direttore generale nominato con un bliz dalla precedente amministrazione, manager venuto a Rieti per occuparsi del Festival città di Rieti! Un altro campo infine è quello dell'ASI, nella quale i rappresentanti della città di Rieti debbono smetterla di inciuciare infischiandosene degli interessi della collettività. Sarebbe un vero errore se non mettesse le mani nei gangli della amministrazione burocratica del Comune, dove sono annidati uomini di fiducia di EMILI, CICCHETTI, ROSITANI, ecc ... Sono costoro i veri detentori del potere reale. E per ora basta, perché già questo è un compito immane. Ma è questo che vogliono i tanti giovani elettori che ti hanno votato e che ti hanno festeggiato con i sorrisi di speranza sulle labbra appena eletto, come si vedono su Facebook, tanto caro alla gioventù moderna. Se non lo farai quei sorrisi si spegneranno presto, come si spensero presto quando fu eletto Giosuè Calabrese, e sarebbe un vero peccato! Ricordati che MELILLI non persegue l'obiettivo di ben amministrare la città di Rieti, vuole solo essere eletto deputato. E da ultimo, non fare come il SEL ha fatto a Fara in Sabina con il Polo della Logistica e non solo. Sii fedele ai principi praticati a parole in tanti anni di sinistrismo verbale, è ora di passare dalle parole ai fatti. E buon lavoro.