Venerdì 3 agosto, a Bacugno, piccola frazione del Comune di Posta, primo appuntamento per i tradizionali festeggiamenti in onore di Santa Maria della Neve, che avranno il loro clou con il cosiddetto “Toro Ossequioso”. Alle ore 21.00, presso il sagrato della chiesa di Santa Maria della Neve, 25^ edizione della Rassegna Interregionale di Canto a Braccio tra artisti dell’Abruzzo, della Toscana e del Lazio. La particolare manifestazione canora estemporanea richiama da sempre una vasta partecipazione di pubblico proveniente anche dalle regioni limitrofe, Abruzzo e Umbria, oltre che di appassionati di questa arte esistente già dagli albori dell’800. Saranno presenti gli antichi strumenti musicali del mondo contadino: le ciaramelle e l’organetto che accompagneranno le tradizionali quartine e le terzine, la chitarra per gli stornelli. La splendida organizzazione, curata da Donato DE ACUTIS, giovane poeta a braccio, instancabile sostenitore di quest’antica tradizione culturale, prevede la partecipazione, quale decano dell’ottava rima, di Mario VITTUCCI, noto ed apprezzato poeta a braccio della zona giunto alla tenera età di 86 anni che improvviserà un’ottava di saluto alla festa. Sarà una bella serata all’insegna della poesia colta quel genere che arriva dritta al cuore della gente coinvolgendola in un turbinio d’emozioni nel suggestivo scenario della Valle Falacrina. Presenterà l’esibizione poetica Giampiero GIAMOCANTE, anch’egli giovane poeta estemporaneo, risorsa di questa terra e di questo genere poetico.
Il canto a braccio rappresenta, nel vasto panorama culturale italiano, un’antica arte di grande interesse storico, letterario, antropologico che trae le sue origini dal lontano fine ‘700, allorché gli aedi cantavano, nelle varie festose circostanze, accompagnati dalla cetra. Oggi sebbene fortemente ridimensionata, questa antica e nobile arte, è ben presente in varie aree dell’Italia centrale dove continua a vivere, ed in alcuni casi si rafforza, come nell’Alta Valle del Velino dove uno gruppo di giovani cantori cerca di mantenerne alta l’attenzione, nonostante i tanti aspetti talvolta difficili e problematici.