<< Salvo provare a fare ogni tipo di sforzo per salvare la Provincia di Rieti in ottica di riorganizzazione territoriale, si potrebbe proporre a Regione e CAL, deputati nel formulare il riordino da sottoporre poi al Governo, un sistema che, nel concepire (come sembra ormai evidente) una nuova Provincia del Lazio Nord e una del Lazio Sud, sappia mantenere le peculiarità e le identità territoriali >>. Questa la proposta lanciata da Mario PERILLI (nella foto), Consigliere regionale del PD e Vice Presidente della Commissione Agricoltura, durante la Festa Democratica di Forano. << Nel dettaglio - ha proseguito l’esponente reatino della Pisana - occorre prendere la palla al balzo e cercare di recuperare una partita comunque difficile e così, partendo dalle linee guida che abbiamo oggi, si potrebbe provare, riconoscendo la tanto ventilata provincia del Lazio Nord, a mantenere comunque un sistema amministrativo locale che continui a gestire tecnicamente i servizi garantendo le nostre identità. Si potrebbe pensare in questa chiave quel sistema dei comprensori, già fatto in passato, dove Rieti e Viterbo trovino i propri spazi e dove, in questo sistema, per Rieti potrebbero essercene tre o quattro da gestire e amministrare in maniera identitaria e inserire comunque nel nuovo contesto amministrativo. Assodata quindi la nascita della Provincia del Nord, si potrebbe dare vita a nuovi comprensori o maxicircoscrizioni, il nome mi sembra veramente un dettaglio anche se con la legge 142 si parlava di circondari, e farlo proprio per mantenere in piedi un sistema locale senza il quale il Reatino rischierebbe di essere sorpassato, dimenticato e affondato.
In una fase delicata come questa, quindi, servirebbe maggiore praticità per iniziare a immaginare nuovi scenari e tornare ad essere pratici con la certezza comunque che, anche se appare superfluo ribadire che sulla Salaria servono importanti interventi infrastrutturali, i nuovi territori potrebbero essere collegati proprio da quella strada agognata da molti colleghi che hanno evidenziato negli anni la possibile strategicità di un tunnel tra il capoluogo e la Bassa Sabina e quindi verso la nuova provincia. Intanto, sarebbe utile capire cosa pensa la Regione perché se il CAL ha già segnato la strada per aprire e chiudere la discussione in materia in tempi brevi e in maniera efficace, facendo proprie le istanze dei territori, l'ente guidato dalla POLVERINI sembrerebbe più concentrato a pensare come lanciare la civica della governatrice "città nuove" che a ridisegnare una regione che rischia di scomparire per un'ipotizzabile iper frammentazione. Per evitare quindi fughe in avanti di chi non si sente tutelato e rappresentato - ha concluso PERILLI - e per evitare che altri decidano la strada da fare seguire al Reatino, serve prendere iniziativa e aprire una fase costituente senza distinzione di colore perché in ballo c'è il futuro territoriale e culturale della nostra Provincia >>.