I dodici musei ecclesiastici dell’Umbria, dal 14 settembre al 27 ottobre, organizzeranno l’evento dal titolo “IN HOC SIGNO. La Croce nell’arte, nella cultura, nella fede”, in occasione del 1700° anniversario della “visio costantini” del 27 ottobre 312 d.C., alla quale seguì l’Editto di Milano dell’anno 313 con cui l’Imperatore Costantino concesse ai cristiani la libertà di culto. Ai visitatori dei musei ecclesiastici delle otto Diocesi della Regione sarà offerta una serie di concerti, convegni, progetti didattici, mostre di arte sacra antica e contemporanea, tutti finalizzati a esaltare un simbolo dal quale ci sentiamo rappresentati e al quale ci riferiamo spiritualmente e culturalmente perché non sia accantonato superficialmente, ma rimesso al centro della nostra vita e della nostra cultura. Non è un caso che quest’evento, nei dodici musei ecclesiastici umbri, inizi proprio il 14 settembre, giorno in cui la Chiesa celebra la festa liturgica dell’Esaltazione della Croce, ricorrenza che ha un’origine diretta con i fatti costantiniani. “IN HOC SIGNO” sarà presentato a Perugia, giovedì 6 settembre, alle ore 11.30, presso la Sala delle Udienze del Palazzo Arcivescovile, con una conferenza stampa alla quale interverranno l’Arcivescovo Mons. Gualtiero BASSETTI, delegato della Conferenza Episcopale Umbra per i beni culturali ecclesiastici, ed il neo Presidente della Rete museale ecclesiastica regionale, Padre Saul TAMBINI, OFM, Direttore del Museo della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli in Assisi.
La “visio costantini” avvenne quando l’Imperatore Costantino, alla vigilia della battaglia alle porte di Roma contro il suo rivale Massenzio, esortato in un sogno, fece tracciare la croce sugli scudi dei suoi soldati e nel mezzo della battaglia, che vinse, vide sopra il sole una croce luminosa con scritto “In hoc signo vinces” (con questo segno vincerai). La “visione” di Costantino, al di là dei risvolti storico-politici, costituisce un evento simbolico di straordinaria importanza per la storia della fede cristiana, per la cultura europea, per la storia dell’arte in generale e dell’arte sacra in particolare. Dopo quell’evento e quello dell’anno successivo, l’arte cristiana esploderà in una produzione di enorme entità. Il simbolo stesso della Croce assumerà un ruolo sempre più centrale nella teologia cristiana e nella sua iconografia di riferimento. L’evento promosso dai musei di Assisi (Galleria della Pro-Civitate Christiana, Muma-Missionario Indios dei Frati Cappuccini dell’Umbra in Amazzonia, Tesoro della Basilica di San Francesco e Porziuncola), Città di Castello (Diocesano), Foligno (Capitolare diocesano e Cripta di San Feliciano), Gubbio (Diocesano), Orvieto (Diocesano), Perugia (Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo), Preci (Abbazia di Sant’Eutizio in Valcastoriana), Spoleto (Diocesano) e Terni (Diocesano e Capitolare), rappresenta un’indiscutibile occasione per portare all’attenzione della cultura contemporanea la centralità di questo simbolo, anche per la civiltà che da esso ha tratto sviluppo e pace. Il bisogno di riscoprire la centralità del misterium crucis nella fede cristiana, la necessità di vivere un rinnovato dialogo tra le comunità cristiane che si riconoscono in quel simbolo, e il ridare ad esso la centralità che gli appartiene nell’arte sacra impone di celebrare la storia di questo simbolo. L’indizione da parte del Santo Padre di uno speciale anno da dedicare alla riflessione sulla fede, che si avvierà l’11 ottobre di quest’anno (50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II), non fa che sottolineare il valore di questa opportunità. L’evento “IN HOC SIGNO. La Croce nell’arte, nella cultura, nella fede” è organizzato con il fondamentale contributo della Regione Umbria e con i significativi patrocini della Conferenza Episcopale Italiana, attraverso l’Ufficio per i Beni culturali della CEI e dell’Associazione dei Musei Ecclesiastici Italiani, ed è promosso dalla Conferenza Episcopale Umbra.