Mercoledì 12 settembre, avvio dell’anno scolastico 2012/2013 che richiamerà sui banchi 28.353 studenti, con un incremento di 284 unità rispetto all’anno precedente. Dai dati forniti dall’Ufficio Scolastico Regionale emerge che il numero delle classi formate è di 1.299 contro le 1.295 dello scorso anno con un aumento di 4 classi portando così il rapporto alunni/classe a 21,83 da 21,67 dell’anno scolastico 2011/12. Il Presidente dell’Amministrazione provinciale di Perugia, Marco Vinicio GUASTICCHI, nel rivolgere il tradizionale “in bocca al lupo” agli studenti, non ha nascosto difficoltà legate al particolare momento che stiamo vivendo. << Come ogni anno - ha dichiarato GUASTICCHI - l’avvio dell’anno scolastico rappresenta per la Provincia di Perugia una tappa importante che impone sforzi sotto il profilo economico, logistico ed organizzativo. Ma mai come quest’anno, a seguito dei tagli imposti dal Governo dalla spending review ci troviamo di fronte ad una situazione difficile che stiamo fronteggiando con estrema responsabilità grazie al lavoro svolto da dirigenti e dipendenti del settore per garantire a tutto il personale, docente e non docente della scuola, a studenti e le loro famiglie un tranquillo e fattivo avvio dell’anno scolastico. La Provincia di Perugia cercherà di proseguire nell’opera di interventi su una delega importante, quella dell’Edilizia Scolastica, che l’esecutivo ha deciso di riconfermare in capo alle Province stesse nell’ambito del tanto decantato “riordino” degli enti >>.
Piero MIGNINI, Assessore provinciale all’Edilizia Scolastica, parla di sicurezza nelle scuole e tiene a rimarcare << … il preciso impegno in tal senso che è una priorità assoluta per l’Amministrazione provinciale >>. Parlando poi della riacquisita competenza dell’Edilizia Scolastica, l’assessore ha reso noto che << … la Provincia ha già cominciato a programmare gli interventi per la riorganizzazione complessiva del sistema scolastico nella varie città, che verrà reso noto nelle prossime settimane. Pertanto, nonostante gli scippi praticati dal governo (ricordiamo che sono diminuiti di 25 milioni di euro i finanziamenti), si continuerà attraverso nuovi interventi a riorganizzare il sistema a seguito del carico degli studenti a cui ogni istituto è soggetto, al fine di garantire le migliori condizioni possibili a studenti ed operatori di studio e di lavoro >>. Dalla relazione sulla situazione dell’Edilizia scolastica redatta dalla Provincia si evince che le scuole dove si registrano i maggiori incrementi di iscrizioni sono gli istituti alberghieri di Assisi e Spoleto, il Liceo Classico di Città di Castello (per effetto del nuovo corso di indirizzo scientifico), I.I.S. di Umbertide (sia corsi scientifico che meccatronica), Liceo Scientifico “GALILEI” di Perugia, ITIS “A. VOLTA” di Perugia (introduzione dell’insegnamento tramite piattaforme informatizzate “Scuola 2.0”). Mentre per quanto attiene agli interventi, quelli previsti dal “Piano di Utilizzo degli edifici scolastici” per l’anno scolastico 2012/13, che sono ormai in fase di ultimazione, stanno riguardando i seguenti edifici scolastici: Liceo Classico “Plinio il Giovane” - Città di Castello; Istituto Alberghiero - Assisi; Istituto Alberghiero presso l’ITCG “Spagna” - Spoleto; ITIS “A. VOLTA” - Perugia; IIS “Sigismondi” - Nocera Umbra. Per tali interventi l’importo complessivo dei lavori ammonta ad 90.000,00 euro. La riorganizzazione degli edifici scolastici di Perugia, attuata con il “Piano di Utilizzo” degli anni scolastici precedenti, ha consentito di trovare soluzioni rapide ai previsti incrementi di popolazione scolastica dei licei scientifici “ALESSI” e “GALILEI” e dell’ IIS “PIERALLI”. Invece, si legge nel documento << … sono state riscontrate criticità in alcune istituzioni scolastiche che, per effetto della riforma scolastica e del nuovo piano dell’offerta formativa, vedono aumentare in maniera molto consistente i propri iscritti. Tali situazioni, seppure con notevole difficoltà ed in uno scenario istituzionale di grande incertezza, per l’anno scolastico 2012/2013 sono state affrontate e risolte con gli interventi previsti dal “Piano di Utilizzo”, ma per i prossimi anni scolastici dovranno essere trovate delle soluzioni condivise dai vari soggetti istituzionali in modo da dare risposte adeguate alle esigenze dell’offerta formativa >>.