Creare sempre più notorietà agli itinerari di fede e costruire un’immagine di meta turistica religiosa dai forti e chiari contenuti spirituali e religiosi. E’ questo l’obiettivo prioritario dell’ultima campagna pubblicitaria messa in campo da qualche giorno dall’Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Rieti a favore del neonato itinerario francescano di 220 km, tra Assisi e Roma, il cui anello di congiunzione tra Umbria e Lazio resta il già collaudato Cammino di Francesco, nella Valle Santa. << Annunci stampa, cartellonistica, affissioni, segnaletica stradale, banner in internet e direct marketing - ha dichiarato il Direttore dell’APT, Carla FRANCESCHINI - sono i primi interventi sul territorio per stimolare il desiderio di migliaia di pellegrini che guardano con interesse ai cammini di fede e che soprattutto vogliono percorrerli, attratti anche dai luoghi di culto >>.
E non c’è dubbio che i santuari di Greccio, Poggio Bustone, La Foresta e Fonte Colombo, esercitano un fascino irresistibile non solo in chiave religiosa, ma anche culturale. Di qui lo sforzo, anche economico dell’APT, supportato a 360° dal Presidente dell’Amministrazione provinciale MELILLI, per un’azione promo-pubblicitaria che intende cavalcare il trend crescente del mercato turistico religioso, un segmento di grande interesse per il mondo dell’informazione, come testimoniano gli eventi mediatici, legati ai viaggi di Papa WOJTYLA o alla recente riesumazione del corpo di Padre Pio, a San Giovanni Rotondo. << Il Cammino di Francesco e la Via Francigena di San Francesco, che è riuscita a collegare questa realtà locale alle mete di valore mondiale come Assisi e San Pietro a Roma - ha dichiarato il Presidente - sono oramai punti fermi nello processo di sviluppo turistico del reatino. Già da oggi e nel breve e medio periodo saranno l’antitodo per combattere una crisi economica che non conosce ancora inversioni di tendenza, creando nuove opportunità di lavoro e ricchezza per l’intero comparto economico che ruota intorno alla vacanza religiosa >>. Nello specifico la campagna promozionale avviata dall’APT prevede tra l’altro l’installazione di tabelle e segnali indicativi nelle zone geografiche adiacenti gli itinerari di fede, con un ritorno in termini d’immagine e notorietà, per un periodo sufficientemente ampio da garantire la sedimentazione del ricordo dei cammini religiosi. Dunque, strumenti capaci di colpire il target delle persone, giovani e meno giovani, attratti dalla fede e dai luoghi di culto. Che poi sono in definitiva la linfa vitale per garantire lavoro, sviluppo e ricchezza ad una provincia che strabocca di risorse culturali, religiose e ambientali di primissimo piano.