Renata POLVERINI (nella foto) è intervenuta aprendo la seduta straordinaria del Consiglio regionale dedicata alle sue comunicazioni. << In queste ultime due settimane - ha dichiarato - questa Regione è finita nelle prime pagine di tutti i giornali non solo nazionali per l'uso abnorme e a dir poco disinvolto dei fondi del consiglio destinati ai gruppi. Sto facendo tutto ciò che è nelle mie possibilità per portare questa Regione tra le virtuose, sto cercando di fare comprendere che il 10% del PIL è nel Lazio, sto cercando di dire che Roma non era ladrona, E quindi non sono più disponibile a passare per la Regione “ostriche e champagne”. Per questo ho presentato una mozione nella quale sono contenuti gli interventi indispensabili per invertire la marcia. Se il Consiglio regionale oggi deciderà di invertire la rotta, andremo avanti fino alla fine della legislatura. Altrimenti tutti a casa, subito. Sono interventi - ha proseguito la Governatrice del Lazio - che si devono fare in tempi credibili e certi, alcuni entro una settimana. Se non succede questo ora, oggi, adesso, come direbbe RENZI, non abbiamo futuro. In maniera avventurosa sono arrivata qui e in maniera oserei dire tragicomica me ne vado. Ma me ne vado con la coscienza pulita, di chi ha dato tutto quello che era nelle condizioni di dare e di più. Se la sfida che oggi lanciamo c’è, allora andiamo avanti altri due anni e mezzo, fino alla fine della legislatura, in caso contrario l’avventura finisce qui >>.
L’elenco della Presidente della Regione, depositato in aula come mozione, prevede: il dimezzamento del numero delle commissioni consiliari permanenti e l’eliminazione di quelle speciali; il dimezzamento delle somme elargite ai consiglieri in relazione al rapporto elettore/eletti; revoca definitiva dell’assegnazione delle automobili di servizio per le cariche di natura consiliare; l’azzeramento delle somme date ai gruppi consiliari, in attesa di un regolamento dettagliato e trasparente sull’utilizzo dei fondi; l’azzeramento e la revoca di ogni investimento in conto capitale che riguarda la sede del Consiglio, come ad esempio il bando per la costruzione di nuove palazzine; lo scioglimento dei monogruppi consiliari; dare pubblicità immediata, anche attraverso gli strumenti telematici, a tutte le deliberazioni dell’Ufficio di presidenza e del presidente del Consiglio e, contemporaneamente, razionalizzare e regolamentare i fondi loro assegnati; la modifica del regolamento dei lavori d’Aula, per migliorarne il funzionamento; la riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori regionali, così come previsto dalle norme nazionali; l’introduzione di un Collegio di Revisori regionale, scelti tra i professionisti esterni all’amministrazione con sorteggio; l’armonizzazione del bilancio del Consiglio regionale con quello della Giunta.