Dal 1 al 4 novembre, nella città di Santa Rita, torna la rassegna dedicata ad una spezia presente in Valnerina sin dal periodo medievale, ma la cui coltivazione è stata ripresa da pochi anni. Documentata fin dal secolo XIII, la produzione di zafferano trova una più estesa descrizione nelle rubriche della sezione dei “Danni Dati” degli Statuti di ciascun castello del territorio: codificazione scritta di antiche consuetudini che, manoscritte nel periodo comunale e redatte a stampa nel sec. XVI, assumono valore di norme da rispettare. Gli attuali produttori, come i loro predecessori, per tutelare e ripotenziare questa coltivazione si sono costituiti nell’Associazione di Produttori dello “Zafferano di Cascia - Zafferano Purissimo dell’Umbria”, che si propone di difendere e salvaguardarne la tipicità ed i tratti caratteristici. La kermesse, organizzata dalla locale Amministrazione comunale, si svolgerà nel periodo immediatamente successivo alla fioritura della pianta che si compie al massimo in tre settimane; la raccolta è realizzata rigorosamente a mano nelle prime ore del giorno, prima che i fiori si aprano, per permettere di mantenerne pulite le parti pregiate, limitate agli stimmi e ai pistilli; parti che verranno poi tostate per circa 20 minuti, fino a quando lo stimma compresso tra le dita comincia a polverizzarsi.
Durante la manifestazione, oltre allo zafferano in vetrina in stands espositivi, numerosi saranno gli appuntamenti previsti per conoscere le molteplici utilizzazioni della pregiata spezia. Dallo zafferano in mostra ed in biblioteca per indagare sui molti testi, documenti e manoscritti, con argomento lo zaffarame di Cascia; allo zafferano in tavola con la possibilità di degustare pietanze antiche o reinterpretate, tinte di giallo da questo ingrediente, fino allo zafferano in campo, attraverso escursioni guidate per visitare le aziende produttrici di zafferano ed i campi coltivati.