Dopo una lunga marcia nel deserto, sono rientrati sabato scorso i 212 partecipanti alla Missione di Pace in Israele e Palestina organizzata dal “Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace ed i Diritti Umani”, questo nello spirito della Perugia-Assisi. Il cammino di sette giorni, nel cuore del Medio Oriente, è iniziato sabato 27 ottobre e ha attraversato Israele e i territori palestinesi occupati, da Ramallah a Hebron, da Sderot a Ramla e Tel Aviv, da Gerico fino a Gerusalemme e Betlemme. Una marcia per parlare con le persone rinchiuse nelle città e nei campi profughi e cercare di capire in che modo si possa agire concretamente per porre fine all’attuale stato di tensione. In rappresentanza dell’Amministrazione provinciale di Perugia hanno partecipato il Vice Presidente ROSSI e l’Assessore FELIGIONI. Presentato alla stampa umbra il resoconto dell’iniziativa (nella foto). All’incontro, insieme ai due amministratori provinciali, erano anche presenti il coordinatore del Comitato organizzatore Flavio LOTTI e il dirigente Rapporti Internazionali e Cooperazione Regione Umbria Alessandro Maria VESTRELLI.
<< Questa marcia è un piccolo capolavoro - ha dichiarato Aviano ROSSI - un investimento per le nostre comunità. Siamo riusciti a coinvolgere tante persone, anche giovani. Siamo stati in un territorio dove le popolazioni soffrono e le tensioni sono simboleggiate da un muro che divide Gerusalemme Est da Gerusalemme Ovest. Questo muro è segno dell’instabilità di tutto il mondo, è un muro che si sposta, visto che gli israeliani sottraggono a poco a poco territori ai palestinesi che vivono in superfici sempre più ristrette e vengono privati dello spazio vitale. E’ importante dare voce a quello che abbiamo visto per riportare la pace in Terra Santa e come Provincia l’impegno in questo percorso proseguirà >>. << E’ stata un’iniziativa importante - ha proseguito Stefano FELIGIONI - e impegnativa per tutti i partecipanti. Abbiamo ascoltato le famiglie di Betlemme, incontrato i Beduini, parlato con il Sindaco di Gerico e altre realtà sociali, rendendoci conto che in questa terra c’è una negazione dei diritti umani viste le condizioni di miseria e di reclusione in cui i suoi abitanti sono costretti a vivere. Dare un contributo per poter cambiare questa dura realtà, può essere d’aiuto per uscire dalla crisi economica e finanziaria che in questo momento stiamo vivendo >>. VESTRELLI ha ricordato << … l’impegno della Regione per iniziative di Pace ed evidenziato che, soprattutto dopo averle vissute, si è ancora più motivati e determinati ad agire >>. << Portiamo a casa l’immagine di una realtà drammatica - ha commentato LOTTI - la marcia nel deserto, sotto il sole, è stata motivo di riflessione sul tempo difficile che viviamo, come la perdita dei valori , della solidarietà e del senso di appartenenza ad una comunità. La marcia è stata un’opportunità per ricaricarci e trovare il coraggio di raccontare quello che abbiamo visto e rilanciare l’impegno dell’Umbria per la pace in Medio Oriente. A seguito della marcia, un primo intervento consisterà nel realizzare ad Attuwani, a sud di Hebron, una tenda per dare riparo ai bambini che aspettano i soldati israeliani per andare, senza correre il rischio di essere attaccati dai coloni, a scuola >>.