Gianfranco CASTELLI (nella foto), già designato dal Consiglio direttivo territoriale di Confindustria Rieti, è stato eletto Presidente di Unindustria-Confindustria Rieti per il quadriennio 2012/2016. L’assemblea elettiva si è svolta presso il Park Hotel Villa POTENZIANI. << Le previsioni economiche, per i prossimi quattro anni del mio mandato - ha dichiarato CASTELLI - non sono rosee. Ci sono criticità nel nostro territorio, che non possono rimanere in attesa di vedere sbloccati importanti progetti cantierabili che sono fermi in Comune: stiamo perdendo la provincia, fino a marzo siamo di fatto senza Governo regionale ed il Governo è in scadenza. Per non parlare poi dell’emergenza occupazionale. Secondo i dati della cassa integrazione guadagni, Rieti registra l’aumento più ampio della Regione, +101,8%. Sono dati inaccettabili. La percentuale d’imprese che avverte un inasprimento delle condizioni di finanziamento si è attestata su tutti i settori, su livelli compresi tra il 35 ed il 45%. La pressione fiscale punisce chi aumenta il personale e frena lo sviluppo. Le leve su cui intervenire sono dunque conoscenza, concorrenza, burocrazia e partecipazione al lavoro. Solo così le imprese possono aprire la strada verso la ripresa, ma per fare questo hanno bisogno di una politica economica che affronti le principali emergenze. Altrimenti tante realtà, ancorché consolidate, continueranno a sentire le difficoltà del momento, faticheranno ad andare avanti, come sta avvenendo per la Schneider >>.
Non sono mancate parole di solidarietà sull’azienda Schneider, che sta diventando un caso nazionale, causa probabile chiusura dello stabilimento reatino appartenente alla multinazionale francese: << Come siamo stati vicini a loro nei momenti migliori non ci tiriamo indietro in quelli peggiori. E’ giusto domandarsi perché la multinazionale abbia deciso di abbondare il sito di Rieti, ma è ancora più corretto chiedersi perché tutti lasciano Rieti - ha proseguito CASTELLI. Il problema è a 360° e riguarda il territorio provinciale, i lavoratori e l’azienda. Non servono interventi spot, ma riflessioni serie sulla politica industriale. Mi auguro che anche il Governo italiano intervenga per la Schneider: sia le istituzioni locali che i sindacati nazionali stanno premendo per riconvocare al più presto l’azienda, che come controparte si troverà anche i sindaci di tutti i territori dove ha i siti produttivi >>. A concludere i lavori assembleari è stato il Presidente di Unindustria Lazio, Maurizio STIRPE, che durante il suo intervento ha voluto ribadire la necessità di trovare una soluzione per il riordino delle Province, rilanciando la proposta di una “Regione metropolitana”: << Il Lazio dovrà affrontare il riordino delle Province e l’istituzione della Città Metropolitana di Roma. Il Lazio ha delle specificità che non appartengono ad altre regioni. In altre parole le provincie laziali presentano delle interconnessioni strategiche più con Roma che tra loro. E’ quindi evidente che l’accorpamento di Viterbo con Rieti e di Latina con Frosinone non risponde alle esigenze dei territori, ma anzi ne accentua le criticità, aggravando l’instabilità di tutto il sistema. Per questo propongo una “Regione metropolitana” estesa sino agli attuali confini del Lazio, assieme al riconoscimento di presidi strategici per quei bacini che già possiedono una specifica identità economica ed infrastrutturale, ad esempio le attuali Province o i Comuni dei porti laziali, ed infine Roma Capitale con confini più circoscritti, una sorta di “distretto” più aderente alle esigenze e funzioni tipiche di una Capitale >>.