E’ stata illustrata dall’Assessore regionale Stefano VINTI (nella foto), durante una conferenza stampa a Palazzo DONINI, la nuova legge sulla sicurezza stradale. Nel documento è prevista anche una "procedura di valutazione di sicurezza stradale" per determinare l'impatto sulla sicurezza stradale degli atti di pianificazione e di programmazione e degli interventi che riguardino direttamente o indirettamente i settori delle infrastrutture stradali, dei trasporti su strada e dell'educazione stradale. Ben 1.045 morti ed oltre 55mila feriti per un costo sociale di oltre 5 miliardi e mezzo di euro dal 2001 al 2011, con una percentuale di mortalità negli ultimi cinque anni, sette volte più elevato di quella dei morti sul lavoro e quasi nove volte superiore, nel 2010, a quella derivante da violenza criminale. Sono questi i numeri impressionanti che scaturiscono dalla rilevazione ISTAT sull’incidentalità stradale in Umbria, e che hanno portato la Regione dell’Umbria a predisporre la prima legge regionale sulla sicurezza stradale. << L’obiettivo della proposta di legge è quello di creare le condizioni di base per conseguire una riduzione del 50% del numero di morti e feriti per incidenti stradali. Lo stato e l’evoluzione della sicurezza stradale dell’Umbria, negli ultimi dieci anni - ha dichiarato VINTI - è caratterizzato da molti fattori positivi e da alcuni fattori negativi particolarmente rilevanti. Tra il 2001 e il 2011, per quanto riguarda il miglioramento complessivo della sicurezza stradale (riduzione dei tassi di mortalità e di ferimento e del costo sociale procapite) l’Umbria si colloca tra le cinque migliori Regioni italiane con una percentuale di riduzione del 42%.
Se centriamo l’attenzione sui tassi di mortalità (morti per 100.000 abitanti) l’Umbria invece marca una riduzione del 52,2%. Stando a questi dati, sia pure con un anno di ritardo, l’Umbria ha raggiunto e superato l’obiettivo indicato dalla Commissione Europea. Nonostante gli importanti miglioramenti di sicurezza stradale conseguiti tra il 2001 e il 2011, lo stato di fatto è ancora assolutamente poco soddisfacente >>.