L’Amministrazione provinciale corre in soccorso di Umbria TPL e Mobilità S.p.A. gravata da una difficile situazione economica. L’argomento è stato affrontato dalle tre commissioni consiliari riunite in seduta congiunta alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente della Provincia, l’Assessore al Bilancio e il membro del CdA della Umbria TPL e Mobilità, in rappresentanza della Provincia e del Comune di Perugia, Dante DE PAOLIS. Ai consiglieri è stata illustrata la proposta della Giunta che sarà sottoposta al voto del Consiglio provinciale di giovedì 24 gennaio, con la quale si affronterà la situazione per far uscire l’Azienda dalle attuali difficoltà. << Il problema di natura finanziaria - ha dichiarato il Presidente della Provincia di Perugia - è stato determinato soprattutto dall’impossibilità di riscuotere i crediti della TPL Roma che ammontano a 60 milioni di euro. Stiamo quindi lavorando per ottenere un prestito-ponte dalle banche che consenta di arrivare all’aumento di capitale, già deliberato dagli enti proprietari della Umbria TPL, fissato a giugno. Il nostro obiettivo è salvaguardare i posti di lavoro e i servizi. Per questo occorrono massima coesione e tempestività >>. GUASTICCHI ha spiegato che l’Ente ha in quota 8 milioni di euro per la ricapitalizzazione dell’Azienda.
<< Faremo di tutto per sottoscrivere l’aumento - ha proseguito - ma dobbiamo considerare i 12 milioni già tagliati dal nostro bilancio corrente e che non possiamo esimerci dagli obblighi che abbiamo nei confronti dell’edilizia scolastica, delle strade e dell’ambiente. Come Provincia, inoltre, abbiamo già proceduto a un atto responsabile, anticipando 3 milioni e 800mila euro dei quali tra novembre e dicembre abbiamo già recuperato 2 milioni e 400mila euro. La nostra proposta è di sospendere il recupero dell’intera cifra fino a marzo, tenendo anche conto che entro venti giorni incamereremo la quota regionale di 1 milione 400mila euro destinata a Umbria Mobilità >>. Altro punto sul quale si sta lavorando è quello legato all’ingresso di un partner privato che contribuisca alla ricapitalizzazione dell’Azienda di trasporto pubblico regionale. Questi, in sintesi, i passaggi da seguire: mettere “in sicurezza” la situazione finanziaria a breve della Società per consentire il pagamento degli stipendi e dei fornitori necessari per non interrompere i servizi; acquisire un prestito-ponte da parte del sistema bancario, alla quale sarà inviata una lettera di patronage, finalizzato alla “copertura” dell’aumento di capitale; completare le procedure di aumento del capitale sociale; attuare il piano di ristrutturazione aziendale; ampliare la compagine societaria. DE PAOLIS ha ripercorso le tappe fondamentali scandite dal nuovo CdA insediatosi a novembre: adozione del piano di ristrutturazione, intervento economico della Regione, riscossione dei crediti quasi completati per quando riguarda i servizi erogati in Umbria. << Restano i crediti per 60 milioni di euro da parte di Roma TPL - ha ribadito DE PAOLIS. L’Azienda è orientata a interrompere i servizi che gravano e di recuperare il credito pregresso >>. L’obiettivo del piano di risanamento e rilancio è quello di ristrutturare l’Azienda sia sul fronte interno (consolidamento con ingresso di nuova finanza, recupero crediti, ingresso partner privati, rivisitazione costi-ricavi etc.) che esternamente avendo attività differenziate rispetto al core business che è quello dei trasporti. Si è quindi aperto un ampio dibattito dalle quali è emersa unanime preoccupazione, ma anche l’impegno di tutti (compresi i partiti di minoranza “per senso di responsabilità”) a contribuire al “salvataggio” dell’Azienda, soprattutto in relazione alla salvaguardia dei lavoratori e dei fornitori. L’incontro delle Commissioni congiunte si è sciolto dopo la decisione di istituire una Commissione permanente sul tema che settimanalmente monitori la situazione e di promuovere un incontro con l’Assessore regionale ai Trasporti, i Comuni di Perugia e Spoleto, la Provincia di Terni e i rappresentanti della Umbria TPL e Mobilità prima di pubblicare il bando per l’ingresso di società private nell’Azienda. La seduta è proseguita per la sola II Commissione che si è sciolta con l’impegno di portare al voto del Consiglio il documento presentato dalla Giunta.