Presso la sede del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (nella foto), si è svolto il secondo incontro tra l’Ente Parco, gli allevatori dell’area protetta, le associazioni di categoria e i veterinari della ASL, che hanno risposto all’invito di lavorare insieme, in un processo di massima condivisione, nella revisione del regolamento per gli indennizzi al patrimonio zootecnico per i danni causati dalla fauna selvatica e in particolare dal lupo. Da alcuni anni l’Ente Parco, tra i primi in Italia, al fine di mitigare il conflitto tra le attese di tutela e le attività antropiche, ha abbracciato una metodologia di governance partecipata, promuovendo periodicamente degli incontri, la cui efficacia e sostanziale novità risiedono nella possibilità di una paritetica espressione delle opinioni e dei punti di vista, affinché i momenti decisionali siano condivisi e non imposti dall’alto. Proprio in quest’ottica si è discusso ieri della bozza di regolamento e sono state elaborate le integrazioni e le modifiche proposte dai diversi portatori d’interesse, Parco compreso. Va sottolineato che la Legge 394, istitutiva delle aree protette, considera l’indennizzo del danno da fauna selvatica come il principale strumento per la mitigazione del conflitto nelle aree protette e che, alla luce di ciò, assume senz’altro un valore aggiunto l’impegno costantemente rivolto dall’Ente Parco alla disseminazione di buone pratiche per la diminuzione del danno e la corretta gestione dell’allevamento, quali la fornitura di recinzioni elettrificate, la donazione di cani da guardiania, il supporto veterinario e logistico, la raccolta delle carcasse, il processo di partecipazione e così via.
<< Il presupposto di tali incontri - ha dichiarato Marcello MARANELLA, Direttore dell’Area Protetta - risiede nella consapevolezza che la tutela della fauna selvatica, che la Legge richiede all’Ente Parco, passa per la corretta applicazione delle norme di indennizzo del danno e che, in quest’ottica, l’Ente Parco considera gli allevatori, analogamente agli agricoltori, degli alleati che, presidiando il territorio protetto, compartecipano a tutti gli effetti la sua missione di tutela >>. Se per mero errore la comunicazione dell’incontro non abbia formalmente raggiunto tutti gli allevatori e loro associazioni di categoria, l’Ente Parco invita fin da ora a contribuire alla revisione del nuovo Regolamento sugli indennizzi, già dal prossimo incontro con gli allevatori, che si svolgerà nella mattinata del 19 marzo, sempre ad Assergi.