di Ottorino PASQUETTI
Così come è avvenuto in tutto il mondo, è iniziata a Rieti, nelle due piazze Vittorio Emanuele e CAVOUR, la grande missione della Chiesa cattolica per l'Anno della Fede, promossa dal Cammino neocatecumnale (nella foto). Alle ore 18.00 di domenica scorsa, i neocatecumenali delle comunità delle Parrocchie di Piazza Tevere, San Giovanni Evangelista, Sant’Agostino e San Michele Arcangelo, si sono adunati in altrettanti angoli dei due grandi spazi ed hanno invitato i passanti ad ascoltare la catechesi e la preghiera del primo dei cinque incontri in programma, che avranno luogo tutti nelle suddette piazze, per cinque domeniche consecutive, durante il tempo di Pasqua, fino al 12 maggio prossimo. Nell'Anno della Fede, promosso da Papa Benedetto XVI, in svolgimento in Italia, in Europa e in tante parti del mondo, la Chiesa cattolica esce dal tempio ed affronta la predicazione per le strade, andando incontro agli uomini e alle donne, rispondendo ad una esigenza della società moderna, distratta da tanti problemi ed afflitta da grandi preoccupazioni, schierando i suoi parroci e i suoi laici che hanno ricevuto la benedizione dell'invio prima di affrontare un compito non facile, ma certamente esaltante e coinvolgente. E' la risposta alle nuove esigenze dei cristiani che anche la Chiesa reatina ha dato alla sollecitazione di Papa Francesco il quale ha invitato presbiteri e laici ad affrontare la predicazione del kerigma e l'annuncio di Gesù Risorto, necessario alla vita di tutti per distruggere l'angoscia e il nichilismo, portando questa lieta notizia agli uomini e alle donne anche della Diocesi reatina.
La predicazione svoltasi a Piazza Vittorio Emanuele e a Piazza CAVOUR è stata identica a quella tenuta in ben diecimila piazze del mondo ed è stata centrata sulla celebrazione dei Vespri, nelle testimonianze di fratelli che hanno dichiarato come la scoperta della Parola di Dio e di Cristo suo Figlio abbiano dato la vita a loro, anche nella sofferenza, nella malattia, nella disoccupazione, accettando la storia che Dio faceva con ognuno di loro, senza perdere la speranza, convinti che si può vivere affidandosi alla provvidenza che non farà mancare il proprio aiuto. E' seguita una breve catechesi che ha cercato di dare risposte esistenziali a queste domande: Tu credi in Dio? Perché? Hai sperimentato nella tua vita che Dio c'è? Hai sentito il suo aiuto? La catechesi, i Salmi e brevi letture proclamate da alcuni catechisti sono state inframmezzate da canti musicati su testi biblici, accompagnati da chitarre, cembali e bonghi. Tra la gente presente, tra i curiosi e i passanti , sono stati distribuiti gli avvisi con i testi dei temi che verranno trattati nelle prossime domeniche. E' certo che il popolo cristiano, frastornato da mille richiami, abbia bisogno di recuperare la propria fede in Cristo attraverso l'ascolto. E' questa una delle risposte della Chiesa a chi chiede: “Cosa dobbiamo fare per avere la fede?” E accade come ai tempi di Gesù. La risposta è: “Vieni e vedi”. Tornare ad ascoltare la Parola di Dio, é questo il fine della Missione iniziata nelle piazze di Rieti, quando molte volte le situazioni si fanno gravissime e si rischia di perdere la speranza. Il messaggio esistenziale che viene così diffuso è il seguente, quello degli antichi cristiani: “Cristo è risorto. E' veramente risorto. Alleluia!”.