Presentazione nazionale, in Campidoglio, per la 1^ edizione del Salone dei Prodotti Tipici dei Parchi, che si svolgerà a L’Aquila dal 2 al 5 maggio (ex Italtel - Nucleo industriale Pile). Una presentazione (nella foto) che ha ribadito il rapporto di prossimità e collaborazione fra Roma Capitale, L’Aquila e l’Abruzzo all’indomani del terremoto e oggi rilanciato in nome dell’identità culturale comune attraverso la produzione tipica dei rispettivi territori. La kermesse abruzzese gode anche del sostegno della Camera di Commercio di Roma, oltre a quello di numerosi enti camerali italiani e del patrocinio di Roma Capitale e nasce da una cordata che per la prima volta mette insieme tutte le realtà associative della filiera agroalimentare e naturalistica italiane. All’incontro con la stampa, a cui ha preso parte anche il Sindaco di Roma Gianni ALEMANNO, hanno partecipato anche organizzatori e promotori dell’evento. << Questa manifestazione nasce nella Regione dei Parchi la cui economia deve ripartire da ciò che l’ambiente produce - ha dichiarato Lorenzo SANTILLI, Presidente della Camera di Commercio de L’Aquila. La Camera di Commercio di Roma è amica di quella dell’Aquila. Questo settore vivo dell’economia del territorio sta dando la possibilità a tante imprese che vivono dentro i parchi di essere attori e protagonisti della ripresa economica della nostra Regione.
Dietro il Salone c’è anche l’idea forte di rilanciare l’azione dei parchi italiani che non sono più un semplice registro del controllo dell’ambiente ma un propulsore delle filiere economiche che partono dall’ambiente. L’evento nasce in un luogo, l’ex Italtel, che per tanti anni ha caratterizzato l’industria del territorio aquilano, perché vogliamo che l’ambiente diventi l’industria del territorio. Un tema che affronteremo anche attraverso la proposta di argomenti finalizzati a ciò, come l’utilizzo del marchio dei Parchi su quello dei prodotti tipici provenienti dai territori e il rilancio della centralità dell’Appennino italiano che vive le stesse problematiche e produce tipicità che sono la vera risorsa del nostro paese, in quanto uniche e irripetibili >>. Amicizia, quella fra Camere di Commercio dell’Aquila e Roma, riconfermata con la firma di un protocollo di collaborazione fra gli enti per il Salone e anche per il futuro dell’evento fieristico: << Il popolo romano è vicino a quello aquilano, la comunità abruzzese a Roma ci sta a cuore, siamo stati colpiti dal terribile evento come fosse capitato a noi - ha proseguito Giancarlo CREMONESI, Presidente della Camera di Commercio di Roma. Credo che la città di Roma abbia risposto in modo concreto non solo attraverso la Camera di Commercio, ma anche con le squadre di ACEA che hanno lavorato in emergenza giorno e notte all’indomani del sisma. La ricostruzione è ancora lunga, c’è ancora tanto da fare, ricostruire è un’impresa titanica che mette insieme capitali, imprese e scelte politiche. Noi siamo pronti e disponibili a collaborare per la ricostruzione e farlo con questa iniziativa è dare un segnale che non è finito tutto in quel terribile momento ma che l’economia ha la forza morale di riprendersi ed essere competitiva. Lazio e Abruzzo, Roma e L’Aquila sono insieme per promuovere insieme prodotti tipici di grandissima qualità come quelli presentati in questo “nostro” evento che è un segnale importante e simbolico; è così che si fa internazionalizzazione e mercato globale ed è così che il nostro paese potrà riprendersi dalla crisi economica che ci ha colpiti tutti >>. << In Italia i Parchi rappresentano il 20% del territorio - ha aggiunto Arturo DIACONALE, Presidente del Parco Nazione del Gran Sasso e Monti della Laga, in rappresentanza anche di Federparchi. Dentro quel 20% c’è una delle maggiori caratteristiche del territorio nazionale che è l’ambiente. Il fatto che a L’Aquila ci sia il primo Salone dei Prodotti Tipici dei Parchi è un contributo importantissimo alla ripresa de L’Aquila e del territorio abruzzese. Significa rilanciare il territorio, puntare su ambiente e cultura per guardare con occhi diversi al futuro >>. Presente anche una delle firme DOC dell’enogastronomia italiana, Carlo CAMBI, autore delle guide del Mangiar Rozzo, oltre che animatore di varie iniziative per il Salone: << In questo paese ci si dimentica volentieri della stratificazione culturale dentro il mondo rurale e spesso si racconta la campagna come una realtà molto pittoresca - ha sottolineato. In verità la campagna è il luogo della qualità. Il tentativo che vogliamo fare con il Salone è far osservare a chi mangia, che mangiare è un atto sociale, economico e politico. L’esperimento che faremo nei quattro giorni a L’Aquila è dimostrare che si può mangiare benissimo usando i prodotti agricoli di prossimità che nascono nelle aree protette. Lo faremo mettendo a tavola una famiglia di 4 persone con 10,00 euro e non ci affideremo a massaie, ma a degli chef italiani di grande prestigio. Così ci sarà l’occasione per approfondire la conoscenza di ogni singolo ingrediente e dimostrare che se puntassimo di più su questa economia e sul benessere, avremmo un futuro migliore >>. Un rassegna che ha tanti progetti. “Nell’impostare la manifestazione abbiamo deciso di partire dall’economia - ha proseguito Roberto DI VINCENZO, Presidente di CARSA, partner organizzativo dell’evento. I parchi rappresentano un’enorme risorsa per il paese in termini di attività produttiva. Abbiamo 250 produttori che sono l’eccellenza dell’enogastronomia italiana e nasciamo in un momento di difficoltà economica per dare un segnale vitale per le famiglie e per il territorio. Nel Salone è importantissima la presenza di SlowFood e l’animazione tematica attraverso il programma culturale curato da Symbola e Federparchi. Parleremo del tema dei marchi, delle enormi difficoltà burocratiche a farli decollare e affronteremo tutti i problemi e le vicissitudini che afferiscono al mondo della cultura agroalimentare >>. Due le Amministrazioni comunali unite, L’Aquila e Roma, a riconferma di un’amicizia solida: << Il Salone è un’altra delle iniziative in cui Roma Capitale è vicina a L’Aquila - ha dichiarato Massimo CIALENTE, Sindaco de L’Aquila. Dall’arrivo del Comando Vigili Urbani di Roma all’alba del 6 aprile, a seguire, in questi quattro anni sono state tante le sfaccettature dell’idea di questa grande capitale che accoglie e si diffonde anche dal punto di vista culturale. La promozione del Salone è una scelta importantissima: sono convinto che attraverso questo evento si vada a riscoprire un pezzo di quell’Italia fondamentale che non è solo fatta di prodotti gastronomici, ma è cultura, perché dietro ogni prodotto c’è una storia di comunità e di mille individualità. Spero che da L’Aquila parta anche un’attenta ricostruzione di tutti gli aspetti che hanno fatto grande il nostro Paese attraverso ciò che produce: i prodotti enogastronomici sono le cose per le quali all’estero siamo amati e rinomati e sono una grossa possibilità economica per noi. Sono contento che L’Aquila diventi la città simbolo per la tutela e riscoperta di tradizioni culturali, perché gran parte del nostro territorio è tutelato e perché L’Aquila dimostra che c’è un’economia viva che alimenta e riscopre nicchie anche storiche della nostra identità economica >>. Una realtà conosciuta e rilanciata dal Sindaco di Roma, Gianni ALEMANNO: << Credo che la questione dei Parchi finalmente cominci ad indirizzarsi nel verso giusto, per molti anni sono stati visti come blocco da parte delle popolazioni e degli amministratori, non deve essere così. C’era il terrore che, dove arrivava il Parco, tutto si bloccava, si vincolava. In questi anni si è cercato di spiegare che i Parchi possono essere una risorsa produttiva, ora ci si sta arrivando. Non vanno vissuti come vincolo, ma come strumento produttivo di qualità e dobbiamo spingere e fare conoscere questa realtà, comunicarla e portarla sul mercato. Sono molto contento che la Camera di Commercio romana sostenga questa iniziativa e il Salone sia a L’Aquila perché siamo reciprocamente coinvolti sin dal primo momento dopo il sisma e dobbiamo continuare su questa strada. Ma non da soli: abbiamo bisogno del Governo nazionale, non ci si può basare solo sull’energia dei Comuni e degli enti pubblici, il Governo deve scendere in campo: faccia gli stanziamenti attesi dal Comune e attivi canali perché la sinergia fra Roma e L’Aquila sia volano davvero di sviluppo. In questi anni abbiamo pensato tante iniziative e progetti che possono trovare in Roma un mercato e a L’Aquila un momento produttivo. Stiamo pensando addirittura di delocalizzare centri di attività da Roma a L’Aquila, ma lo sviluppo di tali ipotesi dipende dal Governo. Speriamo che il prossimo Governo non dimentichi la priorità L’Aquila e non la metta in seconda linea. Chiediamo, anche da Roma, che la ricostruzione tutta stia al primo posto e saremo presenti per far capire che questa è una richiesta degli italiani e dei romani come cittadini della Capitale. Di più: bisogna andare avanti decisi su questa strada, perché il Made in Italy gioca sul terreno della qualità e il dato agroalimentare rappresenta un fattore decisivo per affermare il peso del nostro Paese. Non a caso l’Expò 2015 sarà dedicato all’agroalimentare e in quella occasione l’Italia dovrà dare la sua impronta di qualità, dovrà dare valore al territorio e un evento come il Salone dei prodotti Tipici dei Parchi è un inizio importante in questa direzione che sarà la direttrice del futuro nazionale >>.