Gian Paolo STEFANELLI, Sindaco del Comune di Norcia, ha espresso un chiaro giudizio negativo sul piano di riorganizzazione dei servizi di Umbria Mobilità, sbattendo la porta all’ultimo incontro tenuto due giorni fa a Perugia per la sottoscrizione dell’accordo da parte dei sindaci dei Comuni umbri. << Più che di un’interlocuzione, quale era stata annunciata dal Presidente del CdA CAPORIZZI - ha dichiarato il Sindaco - si è trattato di un’imposizione di scelte, che saranno attuate a partire dal prossimo 9 giugno, in assenza di una partecipazione e di un confronto dal giorno in cui è scaduto il contratto (il 31/12/2012) ad oggi, e che graveranno in particolar modo sui cittadini della Valnerina >>. Infatti, l’ultima decisione presa dall’azienda regionale è la drastica riduzione delle linee che collegano questo territorio a Spoleto, Foligno, Perugia e Terni. Sarà soppressa la corsa festiva da Norcia delle ore 06.15 e tutte le altre corse festive saranno effettuate solo nell’orario legale. Sotto la scure anche la corsa prefestiva per Perugia e, nei feriali, l’ultima corsa delle ore 20.00 da Spoleto, che agganciava l’ultimo treno proveniente da Roma e da Ancona, una linea, quest’ultima, particolarmente utilizzata da studenti e pendolari.
<< Sono tagli indiscriminati - ha proseguito STEFANELLI - che non tengono conto delle caratteristiche di questo territorio, notevolmente distante dai più importanti centri urbani dell’Umbria e privo di una linea ferroviaria. A questo proposito vorrei anzi rimarcare che, a seguito della chiusura della Spoleto-Norcia, il Ministero dei Trasporti trasferisce ogni anno alla Regione fondi aggiuntivi destinati proprio a sopperire tale carenza >>. E poi un’altra costatazione. << Il nostro territorio vive di turismo e non consentire i collegamenti significa metterlo in ginocchio. C’è da chiedersi - ha aggiunto il Sindaco - se i sacrifici chiesti ai nostri cittadini sopperiscono ad una politica di restringimento obiettivo dovuto ai maggiori costi o se invece servono a ripianare i debiti dell’azienda accumulati in questi anni e ancora oggi dovuti ad una gestione irresponsabile della stessa. Sarebbe più giusto e corretto se il riequilibrio della gestione passasse anche attraverso la rivisitazione degli attuali compensi degli amministratori, a tutti i livelli, a cominciare dall’attuale amministratore delegato che percepisce una retribuzione annua complessiva di 200mila euro lordi, oltre agli incentivi che non sono inferiori al 20% della stessa retribuzione. Per non parlare poi dei compensi del Consiglio di Amministrazione, dei dirigenti e di tutta la struttura. Il contratto dell’Amministratore delegato prevede che vengano assegnati allo stesso, anche ad uso personale, un appartamento di servizio e un’autovettura e, nei casi di utilizzo del servizio ferroviario, è garantito il rimborso spese. Sarebbero da comunicare anche i compensi degli altri singoli componenti del Consiglio, ma ne avrò modo in successivi comunicati >>. Il duro affondo di STEFANELLI continua anche su altre questioni. << Qualcuno dice che Umbria Mobilità è un’azienda “passiva”. Di fatto quello che si evince è un soggette fortemente “attivo” in tema di prebende. Qualcun altro dice che la rimodulazione imposta non stravolge il servizio e che riguarda solo piccoli aggiustamenti. Ma come altro possono essere definiti i tagli netti decisi se non iniqui e penalizzanti? Qualcun altro asserisce che questi giorni è stata fatta una campagna denigratoria da parte degli organi di stampa contro l’azienda. Bhè, io sto dalla parte di tutti coloro, compresi i giornalisti, che danno voce a quei cittadini che subiscono continue angherie; dalla parte del Consigliere regionale Massimo MONNI, che giorni fa ha sollevato il problema; dalla parte dei dipendenti di Umbria Mobilità, che per esperienza di lavoro cercano di indicare come si debbano operare, in maniera più oculata, i necessari sacrifici; dalla parte dei sindacati, che hanno avuto modo di affrontare il problema in maniera non strumentale. In questa fase - ha concluso il Sindaco di Norcia - vorrei ringraziare l’Assessore provinciale Luciano DELLA VECCHIA, che insieme alla sua struttura, ha compreso il problema e spero possa adoperarsi fattivamente per venire incontro alle esigenze da me rivendicate per tutta la Valnerina. Poi invito tutti coloro che, con senso di responsabilità e oculatezza, possono dar voce e denunciare quegli scandali che vanno al di là delle enunciazioni di principio, mettendo in atto tutte quelle iniziative utili ad arginare e ad evitare gli sperperi >>.