La produzione mineraria dal 2007 al 2012 registra un calo del 44,5%, trend negativo ormai costante da 5 anni. È questo il dato che emerge dal consueto incontro che l’Amministrazione provinciale realizza, ogni anno, per fornire i dati della produzione mineraria e di cava e sull’attività di vigilanza dell’Ufficio attività estrattive della Provincia di Perugia. A partecipare alla conferenza stampa sono stati: l’Assessore Carlo ANTONINI e l’Ing. Simone PADELLA, responsabile dell’Ufficio Attività Estrattive provinciale (nella foto). << La crisi economica in generale - ha dichiarato ANTONINI - e quella specifica del settore edilizio, hanno portato a questa continua diminuzione di produzione complessiva del settore estrattivo. Nel 2012 sono stati estratti: 39% di materiali calcari, 31% di marna, 14% di ghiaia e sabbia, 13% di argilla e 3% di arenarie e calcareniti. In totale nel 2012 si sono estratti in Umbria 2.653.262 metri cubi di materiali. I dati rilevano una sostanziale scomparsa del piccole e piccolissime aziende e un radicamento delle grandi >>.
Presenti all’incontro anche numerosi imprenditori del settore ai quali l’Assessore ha detto: << Lo scopo di questo appuntamento annuale è quello di avere un confronto aperto con tutto il settore così da capire in che direzione andare e quali sono le problematiche da affrontare per il futuro >>. << Il terremoto del 2007 - ha aggiunto PADELLA - ha permesso al settore edilizio di tenere, così come il settore estrattivo. In seguito si è verificato il continuo decrescere del materiale di cava. Ad oggi nella Regione sono presenti circa 60 cave attive di cui 26 sono giacimenti di cava riconosciuta. Questo riconoscimento permette alla ditta di pianificare la sua attività su un periodo ventennale. Sul fronte dei controlli e della vigilanza la Provincia di Perugia si attesta sui 100 controlli all’anno, che hanno portato ad una scomparsa della cave abusive e degli infortuni sul lavoro >>. Salta all’occhio, fra i dati esposti, la sostanziale scomparsa di cave di pietra ornamentale, compresa la “pietra rosa” del Subasio famosa in tutto il mondo. Gli imprenditori presenti hanno sottolineato come la Regione dovrebbe prevedere in piano di incentivo per la ripresa delle cave di pietra ornamentale che caratterizzano, come ad Assisi, l’intero centro storico. In chiusura Gabriele CHIOCCHI, dell’Associazione Piccole Medie Imprese dell’Umbria, ha ringraziato la Provincia di Perugia << … che rappresenta un interlocutore qualificato e pronto a confrontarsi per cercare di capire le problematiche che dobbiamo affrontare >>.