<< Sono oltre due anni che parliamo del futuro delle Province spiegando il ruolo fondamentale di questo ente e smontando le follie di chi si accaniva su sprechi e costi della politica che appartengono ad altri enti e non certo alla più vecchia istituzione di questo Paese >>. Il Presidente della Giunta provinciale, Marco Vinicio GUASTICCHI (nella foto), ha preso parola durante l’ultima seduta del Consiglio provinciale per comunicare l’invio di una lettera al quotidiano La Repubblica, dopo un editoriale a firma del noto cronista Francesco MERLO che criticava aspramente la mancata cancellazione delle Province, dopo la decisione della Corte Costituzionale. << Al Direttore Ezio MAURO - ha proseguito GUASTICCHI - ho scritto, invitandolo a leggere il dossier delle Province sul nostro sito. Certe accuse di carta che intendo anche a nome della mia Giunta e di questo Consiglio respingere con forza >>. GUASTICCHI ha concluso con un attacco al Governo MONTI e un avvertimento a quello LETTA: << C’è da rimanere stupiti sul lavoro dei Professori che da tecnici hanno pensato di cambiare la Costituzione con un decreto legge Salva Italia che la Corte, come da noi annunciato, non poteva che non bocciare. Ora sentiamo che il Ministro FRANCESCHINI, a nome del Governo, vuole cancellare da subito le Province. Ma è una operazione che richiede almeno 18 mesi di letture e controletture Parlamentari. E ci sono più di 100 deputati pronti ad una lunga serie di emendamenti. Ora però bisogna ridare ai cittadini la possibilità di ritornare a votare un presidente e un consiglio provinciale. Da noi accadrà nel 2014 >>.
Il Capogruppo del PD, Giampiero RASIMELLI: << Come rappresentanti delle Province abbiamo sempre sostenuto una riforma dell’Ente a livello nazionale. Siamo stati i primi a chiedere un taglio delle nuove province. Ora però, dopo il fallimento del Salva Italia, l’unica risposta che arriva dal Governo è quella di una soppressione definitiva. Lenta ma definitiva. Così si annuncia >>. Nelle riflessioni dei consiglieri provinciali un coro di proteste. << Tutti sapevano che il provvedimento governativo sarebbe stato cassato - ha esordito Giampiero PANFILI, del PdL - ho sempre detto che non era possibile modificare un articolo della Costituzione. E ora si inventano un Ddl. E’ un modo di fare molto strumentale >>. << Da sottolineare l’assoluto analfabetismo istituzionale di chi ci governa - ha aggiunto Luca BALDELLI, Capogruppo del PRC - bastava leggere la Costituzione. Ora, con una cialtroneria senza precedenti, ci si ostina a parlare di disegni di legge. Nel frattempo il Paese ha perso tempo e denaro, la somma che si sarebbe dovuta risparmiare con l’abolizione delle Province è stata ampiamente superata >>. Dello stesso parere il Capogruppo dei Socialisti Riformisti, Enrico BASTIOLI: << Siamo stati mortificati e disorientati, ma non ci dobbiamo fermare: dobbiamo dimostrare sempre più che lavoriamo per i cittadini e che lo facciamo bene >>. Franco GRANOCCHIA, Capogruppo dell’IdV, ha spiegato: << Il Governo è ingessato. Tutto viene rinviato: quanto durerà il prossimo iter? A forza di congelare non si va più avanti. Come si può pensare di fare della Provincia un Ente di secondo livello? Sappiamo tutti che non si può concretamente fare >>. Il Consigliere del PD Claudio FALLARINO ha proposto: << D’ora in poi andiamo avanti con il nostro lavoro, il Bilancio non ci deve più condizionare come sta facendo ora: è più importante il servizio che dobbiamo dare ai cittadini >>. L’Assessore al Patrimonio, Piero MIGNINI, ha poi tirato le somme: << La Costituzione è nata per essere letta, non per essere interpretata. Purtroppo però questo Governo non parla alla testa ma alla pancia degli italiani. Si poteva approfittare per fare una seria riforma istituzionale e invece si parla di nuovo di abolizione e basta, come se questo risolvesse i problemi del Paese. E’ stato detto in questo Consiglio: intanto noi si potrebbe smettere di guardare con tanti timori al Bilancio e dare le risposte che i cittadini si aspettano >>.