RIC - Rieti Invasioni Creative, la rassegna estiva che fino al 3 agosto sta animando la nostra città con spettacoli, concerti, performance, installazioni, lezioni, laboratori e giocoleria, è arrivata al penultimo appuntamento. Tra gli eventi di venerdì 2 agosto l’ultima delle proposte tutte al femminile di danza contemporanea del CORE, UNA di Alessandra SINI (Sala San Giorgio - ore 19.00). Mentre Gabriele LAVIA ritornerà a Rieti per offrire al pubblico la lezione-spettacolo Edipo Re di Sofocle (nell’ex chiesa San Giorgio - ore 19.30). << Forse tutto è cominciato con Edipo Re, l’opera considerata la più importante nella “storia” dell’Occidente - ha dichiarato LAVIA. La “storia” di un uomo che vuole “vedere la Verità” e che viene costantemente “beffato” nella sua arroganza. Divenuto cieco potrà “cercare la Verità”. Ecco il fine dell’Uomo, “cercare” non “trovare la Verità”. Senza l’inganno degli occhi, dell’Apparenza. Leggerlo insieme, come “per la prima volta” ... e, forse, saltare, insieme, in quell’abisso che è l’Uomo >>. Si continuerà con Ilaria DRAGO in Simone WEIL, il concerto poetico che restituisce la filosofa e scrittrice francese in una lettera monologo all’amico Padre PERRIN (alle Officine della Fondazione VARRONE - ore 22.00).
L’artista rilegge in forma contemporanea una delle più grandi pensatrici, filosofe e poetesse del secolo scorso, utilizzando strumentazioni elettroniche dal vivo (live electronics), musica e rielaborazioni drammaturgiche, capaci di rendere la performance di lettura coinvolgente e fruibile. La forma che prende il concerto poetico è quella di una lunga lettera, l’ultima che “si ascolta ma non si legge” e che Simone scrive al suo unico amico e confidente, Padre Perrin, ripercorrendo le tappe principali della sua breve vita. Una forma dunque che prende spunto dalla realtà, avendo Padre Perrin raccolto tutte la corrispondenza della WEIL nel magnifico volume Attesa di Dio. Infine, Il braccio violento del precariato, un action movie di Margine Operativo sul precariato raccontato attraverso la follia omicida di Marco, interpretato da Giordano LUPARELLI (in Piazza San Rufo - ore 23.00). Nel suo quotidiano peregrinare tra colloqui e aziende, Marco tramuta l’ansia per il suo futuro in un lucido e spietato piano: sceglie la vendetta sterminando uno dopo l’altro gli interlocutori che ha incontrato durante la ricerca di lavoro, psicologi d’impresa, motivatori, manager delle risorse umane, dirigenti del personale. Se il mondo del precariato è folle e privo di regole al protagonista non rimane che rispondere con la stessa follia omicida. La serata si conclude con la seconda delle lezioni di stile Maschere del conflitto (alle ore 24.00 - in Piazza San Rufo), uno spazio di approfondimento sul tema del “conflitto nel teatro” condotto da Luca ARCHIBUGI dal titolo Quel Buffone di Amleto, e da Arturo MAZZARELLA dal titolo Una ninfetta di nome Lolita. Aprirà l’incontro Paolo FOSSO con la lettura di brani selezionati dagli autori.