Visita cordiale e franca del nuovo Prefetto di Perugia, Antonio REPPUCCI, al Presidente dell’Amministrazione provinciale, Marco Vinicio GUASTICCHI (nella foto). Il rappresentante dello Stato, per quattro anni in prima linea nella lotta alla malavita organizzata in Calabria, preceduto dalla fama di essere uno dei migliori Prefetti italiani, è stato accolto con calore e soddisfazione. GUASTICCHI ha descritto all’ospite l’organizzazione della Provincia, puntando soprattutto a evidenziare l’impegno profuso nella riorganizzazione dell’ente sia in termini di risorse umane che di servizi. << Abbiamo individuato il tema della sicurezza - ha dichiarato il Presidente - tra quelli strategici. Per questo il nostro Corpo della Polizia Provinciale è stato significativamente potenziato portando gli agenti da 70 a 140 con mansioni più articolate rispetto al passato nel controllo del territorio. La nostra Polizia è a disposizione per collaborare con le altre forze dell’ordine al fine di garantire sicurezza e tranquillità ai cittadini >>. Inoltre, GUASTICCHI ha sottolineato come la Provincia di Perugia sia capofila in ambito nazionale del “Progetto Legalità - Lo Stato siamo noi”, indirizzato alla scuole. Un tema caro a REPPUCCI che si è reso disponibile a incontrare gli studenti proprio nella convinzione che la repressione dei reati non basta a sconfiggere i fenomeni malavitosi se non si parte dalla cultura della legalità sin dagli anni della scuola.
<< Vengo in terra umbra consapevole di trovarmi in una regione laboriosa e sostanzialmente tranquilla - ha aggiunto il Prefetto. So che è quello della droga il problema più sentito e che si avvertono infiltrazioni della malavita organizzata. Se saremo uniti a livello di istituzioni, se eviteremo sovrapposizioni e riusciremo a creare il clima di fiducia con i cittadini indispensabile per essere incisivi nella nostra azione, credo che si potrà lavorare bene >>. Nel far dono al Prefetto REPPUCCI della riproduzione lignea del simbolo della Provincia di Perugia, realizzato dal BRUSCHI nel 1870, GUASTICCHI ha mostrato il rammarico per l’eventuale chiusura delle Province da considerare piuttosto un caposaldo territoriale e non una fonte di spreco di risorse pubbliche. Concetto condiviso dal Prefetto che, dopo una visita agli splendidi saloni del Palazzo di Piazza Italia, ha dichiarato la propria totale disponibilità nei confronti dei rappresentanti delle istituzioni del territorio.