di Gianfranco PARIS
Ho letto in un comunicato della CGIL reatina che un muro impenetrabile si sarebbe eretto tra la gente e l'Amministrazione comunale e che questo muro sarebbe la causa della attuale crisi che ha portato il Sindaco ad azzerare la Giunta comunale per formarne un'altra e ripartire di nuovo. La CGIL reatina in parole povere lamenta che il Sindaco e la Giunta si sono rinchiusi nelle stanze comunali e, senza aprirsi alla partecipazione dei cittadini, avrebbero creato solo malcontento spegnendo quell'entusiasmo rinnovatore che aveva permesso la fine di diciotto anni di predominio della destra. Io credo che le cause della necessità di fare l'esame del suo primo anno di attività da parte di PETRANGELI siano meno generiche e più concrete. Innanzitutto il boicottaggio della struttura amministrativa fatta di gente tutta insediata in Comune dalla destra che ha vissuto l'arrivo di PETRANGELI come una vera iattura, e che la sfacciata protezione sindacale, fatta in nome di principi che conferiscono solo potere ai dirigenti sindacali, non consente di mandare a casa. Tutti costoro sono i veri responsabili dello sfascio del Comune di Rieti, sono loro che hanno gestito in concreto il comune in tutti i settori, sia pure con l'avallo degli amministratori, e senza la collaborazione degli stessi un amministratore, anche se bravo, non va da nessuna parte.
Poi ci sono le camarille dei partiti, che nel caso di PETRANGELI sono aumentati di numero per rendere più probabile la sua elezione. Ognuno vuole posti di potere infischiandosene della soluzione dei problemi e della partecipazione dei cittadini, che viene evocata solo quando serve a mascherare richieste di potere molto più pedestri. Questi giochetti hanno stufato. Infine ci sono le lobby delle varie categorie e delle associazioni di tutte le categorie, compresi i sindacati, che per partecipazione dei cittadini intendono quella loro perché, secondo loro, i cittadini sono loro stessi, (scusate la cacofonica ripetizione del pronome loro, ma mi sembra adatta e di sicuro effetto). I cittadini, quelli veri, non li pensa nessuno. A nessuno viene in mente che per esempio il comune prima di prendere delle decisioni che riguardano tutti, o parte, dei cittadini dovrebbe indire assemblee popolari, specie ora che sono stati aboliti i consigli di quartiere, per verificare che ne pensano gli interessati e non le lobby che si sono erette a loro rappresentanti. Non mi pare legittimo ad esempio sostenere da parte dei sindacati che la tessera sindacale conferisca loro anche il potere di rappresentanza su materie di carattere amministrativo di spettanza del comune, come se il sindaco eletto direttamente dal popolo avesse bisogno di un tutore! In Italia ormai se ne vedono di tutti i colori. Nel caso del Comune di Rieti, a partire dalla elezione di PETRANGELI c'è una sola organizzazione politica che effettua correttamente la consultazione dei cittadini. Si chiama Rieti Virtuosa, ha partecipato alle ultime elezioni amministrative e, pur non avendo conseguito per poco una rappresentanza, si comporta come un vero partito che mantiene le promesse ed ha a cuore i problemi cittadini. Indice assemblee popolari, agita problemi, propone soluzioni che il Sindaco e gli assessori ignorano, rinchiusi come sono nel bunker comunale a difendersi dai loro stessi collaboratori, dai partiti e dalle lobby sopra descritte. Questo è il muro impenetrabile vero che divide la città reale dalla città dei poteri, non quello ipotizzato dalla CGIL. Se la trovata di Simone di azzerare la Giunta per iniziare una nuova fase del suo mandato servirà solo a sostituire qualche assessore, sarà ancora una volta una occasione mancata. Dimostrerà anche lui di essere parte del sistema e che la sua elezione non è servita a niente. Io, al suo posto, nominerei una Giunta fatta di cittadini di mia fiducia, fuori dai partiti che sfiderei poi chiedendo la fiducia, senza della quale sarebbero necessarie nuove elezioni, e andrei a verificare se, come al solito, bluffano. La legge gli e lo consente. L'elezione diretta del sindaco fu pensata per dare forza reale agli eletti, ma fino ad oggi nessun sindaco ha avuto il coraggio di applicarla veramente. E' sempre prevalsa la convenienza spicciola. Poi, in caso di sfiducia, mi ripresenterei alle nuove elezioni con liste non di partito. Ma per fare questo ci vogliono idee chiare, visione del futuro, determinazione e soprattutto palle vere. Io non credo che il popolo, quello vero e reale, non saprebbe apprezzare. Rieti è una città strana, a volte non accade niente, a volte invece accade di tutto anche di troppo, si tratta solo di generare entusiasmo. Suvvia Simone, la Tua giovane età e la Tua simpatia hanno già fatto il miracolo di cacciare la destra, vedi di fargliene fare un altro. Dipende solo da Te. Non farti mettere nel sacco da questa piccola … piccolisssima gente.