Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota del Comitato provinciale di Fratelli d’Italia:
<< Tra ottobre e novembre la Regione Lazio ha emanato ben tre bandi pubblici in materia di valorizzazione e promozione turistica: il primo, a cui potevano partecipare comuni e Pro Loco, finanzia sagre e feste tradizionali; il secondo è dedicato alle associazioni che vogliono fare progetti di turismo accessibile per i disabili; il terzo, infine, si rivolge alle amministrazioni comunali e provinciali per alimentare i movimenti turistici in aree marginali del Lazio e/o in periodi di bassa stagione. Sembrerebbero tre belle notizie, finalmente, nel tempo in cui non si riesce a muovere una paglia. Tre occasioni da non perdere per rilanciare l’economia del territorio. Purtroppo, parafrasando Lucio BATTISTI, dietro la collina non è il sole. Vediamo perché. Mentre il bando per le manifestazioni tradizionali, scaduto il 31 ottobre come ogni anno, riguarda le iniziative che si svolgeranno l’anno prossimo, la Regione Lazio non ha ancora pubblicato la graduatoria del precedente identico bando uscito l’anno scorso per le manifestazioni svolte nel 2013. Ma non è tutto: i fondi che sarebbero dovuti essere erogati nel corso del 2012, sempre con lo stesso bando regionale, sono rimasti chiusi in un cassetto fino a poche settimane fa per uscirne in misura ridotta del 40%.
La Regione Lazio pubblica avvisi e bandi pubblici che si sovrappongono uno sull’altro senza che sortiscano effetti. Passiamo al turismo accessibile, un tema importante quando si parla di pari opportunità per i disabili. Appare palese che saranno ben pochi e scarsamente rilevanti i progetti ammessi al finanziamento. Sarebbe stato più utile, forse, investire questa somma per abbattere le barriere architettoniche in un paio di siti. Veniamo infine alla “valorizzazione e promozione turistica del territorio di tipo innovativo” che vuole destagionalizzare il turismo nel Lazio. Ebbene, per questo ambizioso programma la Regione Lazio investe ben 140mila euro in cinque progetti (cinque in tutto il territorio regionale) per un importo massimo di 50mila euro ciascuno. Vogliamo credere nella buona fede dell’Amministrazione regionale che cerca di barcamenarsi tra le mille difficoltà che incontrano tutte le istituzioni italiane in questo momento storico. Tuttavia non possiamo non registrare l’irrilevanza delle politiche turistiche della Giunta ZINGARETTI e non riusciamo a capire il motivo per cui questa competenza non sia stata delegata a nessuno degli assessori. I risultati non sono lusinghieri. ZINGARETTI ci dia almeno la possibilità di interloquire con qualcuno. Ma se guardassimo in casa nostra le cose vanno decisamente peggio: è sufficiente andare sul sito www.rietiturismo.eu, il magnifico portale turistico della Provincia di Rieti. Qualcuno dovrà spiegare ai contribuenti i risultati della Rieti Turismo, defunta società per azioni concepita dal fu Presidente MELILLI >>.