Il Consiglio provinciale, durante l'ultima seduta, ha concesso un prestito a favore di Umbria TPL e Mobilità S.p.A. L’Assemblea di Piazza Italia, a maggioranza, ha approvato la pratica portata in aula dall’Assessore al Bilancio Domenico DE MARINIS. Al momento del voto il gruppo di Forza Italia ha deciso di uscire dall’aula e di non partecipare alle operazioni. Si tratta della concessione di un prestito fruttifero a breve termine pari a 3,6 milioni di euro, della durata di 18 mesi, la cui restituzione dovrà avvenire a decorrere dal luglio 2014 in 12 rate mensili. Un’operazione definita da DE MARINIS << … ampiamente garantita da azioni Sipa e da flussi derivanti dal piano di rientro da Roma TPL. E’ un gesto opportuno per il ruolo che la Provincia riveste all’interno dell’Azienda (detenendone il 28%, pari a 15 milioni di capitale investito) e vista la delicata fase che essa sta attraversando di assegnazione della gara vinta da Bus Italia. Auspichiamo con questo provvedimento di contribuire al mantenimento di un servizio efficiente e degli attuali livelli occupazionali >>.
Nell’anticipare il proprio voto di astensione, il Consigliere Franco ASCIUTTI (NCD) ha sottolineato come, nonostante scelte sbagliate compiute in passato, oggi questo Consiglio provinciale abbia la responsabilità di salvare dei posti di lavoro nella misura in cui essi sono in grado di fornire un servizio fondamentale alla collettività. Favorevole a questa operazione si è invece dichiarato Franco GRANOCCHIA (IdV), per il quale << … la Provincia sta compiendo uno sforzo notevole per andare incontro soprattutto ai lavoratori. Certamente rimangano ombre e dubbi e sono convinto che la nuova società metterà mano a molte cose >>. << Il ruolo della Provincia in questa vicenda è stato determinante - ha commentato Enrico BASTIOLI (Socialisti e Riformisti per l’Umbria) - ci siamo resi protagonisti di un percorso concertato con altri enti che oggi non ci possiamo permettere di mandare al macero >>. BASTIOLI si è quindi augurato che il 30% dell’azienda rimanga nelle mani della Provincia. << In Umbria abbiamo uno dei migliori sistemi di TPL d’Italia - ha fatto notare Luca BALDELLI (PRCI) - sul quale però si sono abbattuti i pesantissimi tagli al fondo nazionale del TPL. Il prestito della Provincia ad Umbria Mobilità del 2012 le ha consentito di sopravvivere; quello odierno costituisce la premessa per il passaggio finale di ingresso della nuova società >>. Per Giampiero RASIMELLI (PD) l’operazione di oggi rappresenta un atto straordinario << … non siamo ancora al punto di arrivo - ha dichiarato - ma si tratta di un passaggio fondamentale che consente di avanzare nel procedimento per l’assegnazione della gara. E’ un atto frutto della robustezza della Provincia >>. Contrario alla pratica si è invece detto Maurizio RONCONI (UdC) secondo il quale << … il male di queste aziende discende in maggior parte da una gestione clientelare/partitica. Cinque anni fa - ha rammentato - nel mio programma elettorale tra le questioni prioritarie vi era la privatizzazione del trasporto pubblico >>. RONCONI si è quindi chiesto perché debba essere la Provincia e non la Regione a concorrere in prima persona. A suo giudizio suona come una volontà di svuotare l’Ente anche dal punto di vista finanziario. Il Consigliere Michele MARTORELLI (Forza Italia) ha voluto con forza discostarsi dall’entusiasmo manifestato dalla maggioranza per il prestito ad Umbria Mobilità: << I dipendenti di Umbria Mobilità devono pregare la politica per riuscire ad avere la loro tredicesima >>. << Lo tsunami, di cui ha tanto parlato nel suo intervento RASIMELLI - ha spiegato Piero SORCINI (Forza Italia) - ha colpito solo i servizi ai cittadini e non gli sprechi della politica e delle Istituzioni locali. Certamente da consigliere provinciale perugino non posso sottacere i 10 milioni di euro che anche il comune di Perugia ha dovuto versare per il pareggio del minimetrò >>. << Non è la prima volta - ha detto Giampiero PANFILI (Forza Italia) che siamo chiamati a fare operazioni di questo genere e sono convinto che, in futuro, ci saranno altre occasioni perché la gestione delle società miste in Umbria fa acqua da tutte le parti >>. << La Provincia è dovuta intervenire fornendo liquidità a Umbria Mobilità perché ormai le banche non danno più prestiti - ha concluso Giampiero FUGNANESI (CI) >>.