C’è la presenza della Sabina Universitas al più importante congresso mondiale di biologia sperimentale, l’Experimental Biology 2014, che si svolgerà negli Stati Uniti, a San Diego, dal 26 al 30 aprile, dove sarà presentato lo studio “PrPc associates with a multimolecular complex including LRP1 and Glycosphingolipids within lipid rafts”, che cerca di far luce su alcuni meccanismi di base coinvolti in diverse patologie neurodegenerative ad esito invariabilmente fatale. Ad illustrare la ricerca sarà il ricercatore Vincenzo TASCIOTTI, che ha potuto sviluppare la pubblicazione presso il laboratorio di Medicina Sperimentale e Patologia Ambientale allestito nel 2005, grazie agli investimenti del Consorzio Sabina Universitas e della Regione Lazio, e affidato alla direzione di Maurizio SORICE e al coordinamento di Vincenzo MATTEI. Questa struttura viene sfruttata sia a scopo didattico, per i diversi corsi di laurea del Polo reatino de La Sapienza, sia per attività di ricerca scientifica di base e applicata alla diagnostica o alla clinica e di fatto testimonia l’importanza data dal Consorzio alla ricerca scientifica. Le sofisticate attrezzature di cui il laboratorio dispone hanno permesso ai ricercatori della Sabina Universitas di lavorare in un ambiente sicuro e stimolante, consentendo di ottenere eccellenti risultati scientifici come ad oggi evidenziato dalle numerose pubblicazioni di livello internazionale realizzate.
Tra i vari progetti messi in piedi dai ricercatori del laboratorio è in atto una prestigiosa collaborazione scientifica tra la Sabina Universitas, la Jolla University di San Diego e l’Università degli studi di Roma La Sapienza, che riguarda lo studio sulle implicazioni della Proteina Prionica cellulare (PrPc) e del recettore per le lipoproteine, LRP1, nell’ambito delle patologie neurodegenerative. In questo contesto si inserisce lo studio di prossima presentazione che certifica gli standard qualitativi della ricerca reatina a livelli di assoluta eccellenza, con l’auspicio che la Sabina Universitas possa in un prossimo futuro essere riconosciuta dal MIUR come Centro di Ricerca Accreditato, questo al fine di procurare ulteriore prestigio al territorio reatino.