Due i punti all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci del Gruppo Grifo Agroalimentare (nella foto), svoltasi sabato scorso: approvazione del bilancio annuale e rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2014/2016. << In questo difficile momento - ha dichiarato Carlo CATANOSSI, Presidente del gruppo, durante l’ampia relazione predisposta dal CdA - l’aver consolidato il fatturato del 2013 è stato un obiettivo importante >>. Pari a 55 milioni di euro, infatti, il fatturato registrato, con un incremento del 4% per la divisione latte riconducibile anche all’introduzione della nuova confezione “Edge” per il latte a lunga conservazione (UHT). Cinquanta milioni il numero di litri di latte dai soci e conferitori, in linea con il dato dell’anno precedente, con un prezzo netto medio annuo percepito di 0,42 euro per litro. Otto di questi soggetti sono stati premiati dal Gruppo Grifo Agroalimentare per la qualità del loro latte. In merito alle votazioni, poi, l’assemblea ha condiviso l’operato del Consiglio di Amministrazione uscente riconfermandolo senza variazioni per il prossimo triennio, con una lista votata da tutti i soci con una sola astensione.
<< È stato un anno difficile - ha proseguito CATANOSSI - ma la tenuta del gruppo è stata buona. Mantenere il fatturato, conservare l’occupazione, remunerare presto e bene i produttori soci sono obiettivi non facili da conseguire. Specialmente se aggiungiamo che avevamo la necessità di recuperare marginalità. Oggi siamo riconosciuti dai nostri clienti come un’azienda che produce qualità, dalle istituzioni come una realtà importante del territorio, dalle banche come un soggetto che migliora nel rating di affidabilità e quindi destinatario di credito. Proseguiremo nella politica di diversificazione, condivisa dal corpo sociale, e negli investimenti per fare della nostra cooperativa un faro di sviluppo della nostra Regione >>. Pensa al futuro, dunque, il Gruppo Grifo Agroalimentare, azienda che oggi conta 500 produttori, 6 stabilimenti, 1.500 occupati, 5.000 partner commerciali e rappresenta lo 0,5% del PIL dell’Umbria. << L’azienda - ha concluso CATANOSSI - ha interpretato appieno lo spirito della cooperazione basato sul lavoro condiviso in vista di una finalità comune, espresso da un corpo sociale che ringrazio per aver inteso appieno il senso più profondo di questo termine. La cooperazione rappresenta per il Gruppo Grifo Agroalimentare non solo una forma giuridica di esercizio d’impresa, quanto l’espressione di un metodo organizzativo fondato sui principi di sussidiarietà e solidarietà. Del resto, è nei momenti di difficoltà che l’unione e la condivisione di un progetto comune, che coinvolge produttori, maestranze, rappresentanze sindacali e organi istituzionali regionali, costituiscono la chiave di volta di un’impresa >>.