Lunedì scorso, nella frazione di Configno, si è svolta la 1^ edizione della “Festa degli Antichi Sapori”. L’Associazione Configno, promotrice della manifestazione, ha registrato in misura ampiamente soddisfacente un ingente flusso di visitatori: dalle prime stime, infatti, il numero di partecipanti è oscillato tra i 1.500 e i 2.000. Nell’economia dell’ottima riuscita della Festa, sicuramente, la promozione in larga scala su tutti i mezzi di comunicazione locali. Già dalle prime ore della mattinata, il piccolo borgo dei Monti della Laga ha aperto i battenti del Museo delle Tradizioni Popolari, un’iniziativa che aveva già riscontrato in passato grande interesse culturale in tutta la Conca Amatriciana e che grazie agli “Antichi Saperi” ha potuto finalmente mostrare il suo peso specifico: in perfetta sintonia con il tema della Festa, il Museo ha accompagnato i visitatori nelle stanze della storia agricola e sociale delle terre dell’Alto Lazio, tra l’oggettistica rurale e contadina ottocentesca, recuperata nei vecchi fienili della zona, e la riproduzione fedele degli ambienti tradizionali delle case popolari e delle scuole amatriciane (camere da letto ammobiliate d’epoca, aule perfettamente ricostruite, osterie e cucine allestite in pieno stile contadino). Molto positiva anche la partecipazione e l’affluenza al Mercatino delle Pulci.
L’arte culinaria ha avuto la sua grande vetrina negli “Antichi Sapori”. L’organizzazione ha allestito stand gastronomici dedicati alla cucina antica, dai cosiddetti “piatti tipici” alle primizie di un tempo, riscoperte grazie all’ apertura e al riallestimento di forni antichi e casali contadini attrezzati per l’occasione: chef romani (ma di estrazione amatriciana) e confignari hanno potuto lavorare in perfetta sintonia dando al “menù” della manifestazione un tocco di altissimo livello. Ciò che si mangiava un tempo, dunque, è stato per una intera giornata a disposizione di appassionati e semplici curiosi, molti dei quali habituè degli eventi culinari della zona: ma chi si aspettava una semplice sagra è stato ampiamente sorpreso dalla qualità del servizio offerto e soprattutto dalla complessità della manifestazione, dislocata lungo le vie di Configno in un vero percorso di riscoperta e glorificazione di arti antiche, educazione alimentare e tradizioni culinarie. Non da meno, anche le cantine hanno avuto il loro ampio spazio e risalto: le degustazioni, iniziate intorno a mezzogiorno, hanno permesso ai visitatori di celebrare perfetti connubi eno-gastronomici, grazie anche alla collaborazione di prestigiose aziende vinicole e di rinomati birrifici. L’appuntamento è rinnovato ad agosto 2015, data in cui l’Associazione Configno si è già ripromessa di affinare la macchina organizzativa, votata alla ricerca storica e alla passione per le arti e tradizioni popolari di un tempo. Per l’appunto, gli antichi saperi, e gli antichi sapori: un motto che, nella valle del Tronto, diventerà presto un marchio di garanzia.