PSR e progetto iPac applicati al comparto della zootecnia nelle aree montane. Queste le tematiche dell’iniziativa svoltasi giovedì scorso presso l’Hotel Grotta Azzurra (nella foto). Promosso da Cratia, ente di emanazione di Confagricoltura Umbria, il tavolo dal titolo “PSR dell'Umbria 2014/2020: produzioni di qualità ed economia agrozootecnica nelle zone svantaggiate e montane” ha visto la partecipazione di diversi soggetti operanti nel settore, intervenuti per conoscere le opportunità riservate loro dalle politiche comunitarie. Ad aprire i lavori è stato il Direttore di Confagricoltura Umbria, Cristiano CASAGRANDE. << Stiamo facendo un lavoro essenziale - ha dichiarato CASAGRANDE - che sta toccando tutto il territorio regionale, comprese quelle aree considerate marginali, come quelle montane appunto, che presentano tante criticità, ma che hanno anche grandi potenzialità. Si tratta di un sistema che soffre più degli altri, soprattutto nel momento in cui la macchina della pubblica amministrazione non funziona come dovrebbe.
Mi riferisco nello specifico ai ritardi che si hanno nell’erogazione dei premi legati agli impegni che questi imprenditori si sono assunti e che stanno determinando gravi dissesti finanziari. La nostra sfida è quella di ridurre questo gap, mettendo gli imprenditori in condizione di avere delle ali per poter volare come vorrebbero >>. Da qui l’input a girare per il territorio e illustrare gli strumenti a disposizione di chi opera in questo comparto, come il progetto iPac, presentato dal Vice Segretario di Confagricoltura Umbria, Alessandro SDOGA. << Si tratta - ha aggiunto SDOGA - di un progetto finanziato dalla Regione Umbria nell’ambito della misura 111 del Programma di sviluppo rurale 2007/2013, che ci dà la possibilità di illustrare le prospettive della nuova Politica agricola comune per la programmazione 2014/2020 con un approccio innovativo. Innovativo perché mette a disposizione degli imprenditori cinque video divulgativi, tre dossier tecnici ed un App da scaricare su Smartphone o tablet per consultare le novità della PAC e monitorarle fino a quando non saranno definitive >>. Dalle nuove tecnologie si è poi passati agli aspetti tecnici del PSR con Giorgio LETI ACCIARO del Servizio Sistemi Naturalistici e Zootecnia della Regione Umbria. << Sono molte le misure - ha spiegato - messe a punto per supportare il settore della zootecnia: dagli interventi per gli adeguamenti strutturali a quelli per l’accesso alle certificazioni di qualità passando per le indennità compensative per chi opera nelle zone montane svantaggiate, fino ad arrivare alla possibilità di fare innovazione per ciò che riguarda le produzioni, andando quindi incontro alle nuove esigenze del mercato. Il nuovo PSR - ha proseguito LETI ACCIARO - dovrà dare priorità al settore zootecnico o comunque intervenire con progetti integrati di filiera, cioè individuando situazioni di criticità e poi agire mettendo insieme i vari anelli in un progetto che possa far riferimento a più misure e quindi garantire risultati più efficaci. L’Umbria - ha concluso - è tra le Regioni più virtuose per ciò che riguarda l’utilizzo dei fondi comunitari. Attualmente sono più di 870 i milioni di euro destinati al mondo dell’agricoltura, dei quali dovrà beneficiare anche la zootecnia che ricopre un ruolo importante a livello regionale ma che sta anche attraversando un periodo di criticità legato a una diminuzione delle aziende e a un calo dei capi >>.