di Gianfranco PARIS
Ho cercato questa mattina di ascoltare in diretta il discorso del nuovo Presidente della Repubblica. Ho faticato non poco per seguire il filo logico di tutte le cose dette da MATTARELLA nei 32 minuti occorsi per il suo intervento (nella foto). E' stato interrotto per 42 volte con applausi che sono duranti in tutto 38 minuti. Più applausi che parole del Presidente. Ho riletto poi il discorso sui mass media e ho ben capito. Si è trattato di un discorso che non ha deluso le mie aspettative. MATTARELLA è professore di diritto costituzionale, è stato giudice costituzionale fino a ieri e ha ricordato al Parlamento Italiano, dopo aver giurato, quale deve essere e sarà il suo comportamento nei riguardi delle istituzioni secondo la Costituzione. Quello che invece mi ha fatto rodere e non poco è il comportamento dei parlamentari che lo stavano a sentire. Sono gli stessi che non hanno tenuto in alcuna considerazione i richiami alla applicazione della costituzione fatti per nove anni da NAPOLITANO. L'ex Presidente non si è risparmiato, anche se spesso anche i suoi comportamenti non sono stati sempre coerenti alle sue reprimende nei confronti dei parlamentari, anche allora tutti applaudivano, ma nessuno prendeva in seria considerazione i suoi richiami.
Ad esempio NAPOLITANO inviò un messaggio al Parlamento perché intervenisse sulle condizioni vergognose del carcere italiano e chiese una amnistia, ma il Parlamento solo di recente, dopo anni di attesa è riuscito a prendere qualche parziale palliativo. Tutti però dicevano che il Presidente aveva ragione e applaudivano. Una volta venne in Parlamento Papa WOITILA che chiese la stessa cosa, fu sommerso di applausi, tutti dissero che aveva ragione, ma non fu adottata alcuna legge che venisse incontro ai suggerimenti del Papa sullo stesso argomento del carcere, sulle condizioni degli extracomunitari e su altro. Vedere questo Parlamento di nominati, che intrallazzano notte e giorno per mantenersi al potere e per conservare le loro laute prebende, applaudire smodatamente il discorso di una brava persona che per necessità del momento è stata scelta per motivi tattici a tale alta carica e subita quasi come una imposizione alla quale si è fatto buon viso per cattivo gioco, che ricordava a loro e agli italiani quei principi che nella concretezza sono vilipesi ogni giorno con leggi ad personam, o con emendamenti messi lì notte tempo senza che nessuno sappia chi ce l'ha messi, ha suscitato in me un senso di vergogna per lo stato in cui sono ridotte le istituzioni. E dulcis in fundo, mi ha preso lo sconforto quando ho saputo che all'evasore fiscale condannato e “carcerato privilegiato”, mentre avrebbe dovuto essere a casa agli arresti domiciliari, è stato concesso di sedere in Parlamento, mentre la Segretaria del Partito Radicale Rita BERNARDINI non è stata invitata forse perché colpevole, insieme a tutti i radicali d'Italia di aver fatte tante battaglie a favore dei diritti civili e di essersi battuti a favore dei carcerati trattati peggio che in un paese del terzo mondo. Una vera vergogna di cui non potrò mai scordarmi. Tuttavia non cambierò il mio giudizio su MATTARELLA, che ritengo una brava persona e un politico corretto per tutti quei motivi che ho esposti nel mio articolo di ieri, fino a prova contraria. E resto in attesa dei suoi atti concreti prima di modificare il mio giudizio. Sarà dura Presidente MATTERELLA, ma devi mettercela tutta e, di fronte a leggi personali e in contrasto con la costituzione, devi avere il coraggio di non firmare né la prima, né la seconda volta. Così, quando per legge dovrai firmare comunque se te la ripropongono, tutti sapranno di chi è la responsabilità di quei provvedimenti. NAPOLITANO non ha avuto il coraggio di andare fino in fondo. Devi essere capace di dire no a questo parlamento di nominati, come furono capaci di dire no anche al Papa i cattolici democratici Don STURZO e DE GASPERI. Gli italiani onesti questo si aspettano da Te e buon lavoro Presidente.