LEGEA SCAFATI: Hatten 16 (5/6, 1/4), Lauwers 6 (2/7 da 3), Datome 2 (0/1 da 3), Romero 16 (6/12, 1/1), Killingsworth 10 (4/5); Salvi 21 (5/6, 3/5), Demirel 6 (1/4 da 3), Hodge 12 (6/8, 0/1). N.e.: Cantone, Festa, Ricciardi, Sicignano. All.: Alibegovic.
SOLSONICA RIETI: Bonora 5 (1/1 da 3), Prato 14 (2/4, 2/3), Gigena 11 (2/2, 1/3), Hurd 22 (3/9, 3/6), Sow 13 (5/11); Carter 20 (4/7, 4/5), Mian (nella foto) 15 (2/2, 3/3), Kotti 5 (2/4). N.e.: Helliwell, Pappalardo, Rizzo. All.: Lardo.
ARBITRI: Cerebuch, Seghetti, Gori.
NOTE – T.l.: Leg 13/16, Sol 23/29. Rimb.: Leg 28 (Romero e Killingsworth 6), Sol 28 (Hurd e Sow 8). Ass.: Leg 8 (Datome 2), Sol 11 (Hurd 4). Progr.: 5’ 10-8, 15’ 37-30, 25’ 56-54, 35’ 72-86. Antisp.: Romero 15’20’’ (37-30). Tec.: Alibegovic 29’11’’ (67-66). Spett.: 3.280.
“Non ci speravamo troppo.” Questa la dichiarazione di Davide Bonora in pizzeria, affacciatosi al nostro tavolo di commensali scafatesi e reatini, nel dopo partita. Ma a vedere il suo atteggiamento in campo non lo si sarebbe detto: gran leadership sul parquet del capitano della Solsonica sempre pronto a richiamare ed incitare i compagni durante le pause di pause di gioco. Anche visivamente col suo viso tirato e deciso. A lui, in conferenza stampa, il grazie di coach Lardo il quale giustamente ne lodava l’abnegazione a dispetto dell’infortunio al piede e del conseguente scarso allenamento.
E, dunque, pur senza contarci troppo, Rieti passa al palaMangano di Scafati. Le condizioni difficili di squadra hanno, tuttavia, compattato il gruppo con ciascuno dei singoli in grado di portare il suo contributo alla vittoria. Con Finley fuori causa infiammazione al tallone spiccano le prestazioni di Prato, Mian e Carter: l’argentino si cimenta nel ruolo di play con risultati lodevoli come fosse il gestore abituale della squadra e mette la tripla che scava il solco.
Mian risulta infallibile al tiro: 2 su 2 da 2, 3 su 3 da 3 e 2 su 2 ai liberi: la sua fiammata ricuce nel secondo periodo lo svantaggio acquisito da Scafati. Carter, per usare le parole di Lardo, risulta presente su entrambi i fronti: nella seconda metà della partita fa quello che aveva fatto Mian nella prima, non sbaglia più un tiro. Nel complesso gli esterni bombardano con un complessivo 14/21 di squadra; 2 triple messe ogni 3 tentativi!!
Positivi anche i contributi di Gigena in progressivo recupero di condizione, di Pape Sow e Leroy Hurd. Il senegalese trova un ostacolo roccioso in Killingsworth, che non gli lascia eccessivo spazio nell’area d’attacco, ma trova comunque il modo mettere a referto 13 punti ed 8 rimbalzi; lo statunitense fa bottino (22 punti) in una partita un po’ diseguale nella quale parte bene, s’impantana in qualche forzatura, e poi risale.
Utile anche Tukka Kotti pur col dato negativo dell’ 1 su 5 ai liberi. Non entra Helliwell: al riguardo Lardo spiegherà che, al di là del momento di scarsa condizione del centro australiano, non ve ne era necessità tattica di fronte ad una squadra avversaria con un solo centro vero.
Scafati risulta squadra non cattiva ma incapace di reggere il momento topico dell’incontro. Nell’ultimo decisivo quarto, di fronte all’offensiva reatina, i padroni di casa non hanno la capacità di rispondere con raziocinio e finiscono con l’affondare definitivamente.
Se, infatti, a fine terzo periodo Scafati era sotto di 5 (68-73) al 35mo il punteggio è 72-86 per Rieti e l’aria è di smobilitazione. Migliore dei gialloblu è certamente Joel Salvi, autore del break interno del secondo periodo con due triple e buoni canestri da sotto. Meno bene gli altri: 16 punti ma poca leadership per Hatten, solo 2 su 7 da 3 per Lauwers, sprazzi da Romero ed Hodges, prevalentemente difensivo il contributo di Killingsworth.
Non ha giocato il nuovo acquisto Williams poiché fermo da giugno. Nel dopo partita si è colta chiaramente l’intenzione della dirigenza campana di dare il ben servito ad Alibegovic: avrebbero voluto farlo da prima ma il successo a Teramo non lo aveva consentito. In questo senso la sconfitta interna con Rieti è “cascata a fagiolo”: il provvedimento ufficiale è fatto imminente. Rieti torna in marcia dopo la sconfitta interna con Udine; a Siena si va a cuor leggero: al più si perderà come è capitato a tutti gli altri sinora.
da www.realbasket.it