<< L’ospedale di Città di Castello ha e continuerà ad avere una funzione significativa nell’ambito dei presidi ospedalieri umbri di emergenza e, proprio in questa funzione, vanno individuate le prospettive per uno sviluppo della struttura >>. Questa la dichiarazione di Luca BARBERINI, Assessore regionale alla Coesione Sociale e al Welfare, in occasione della sua visita alla struttura ospedaliera tifernate (nella foto), dopo aver incontrato la stampa locale per illustrare la nuova missione chirurgica a Nassiriya organizzata grazie ad un protocollo d’intesa tra Regione Umbria, USL Umbria 1, Comune di Umbertide e ONG Emergenza Sorrisi, finalizzato all’assistenza sanitaria di pazienti in particolare bambini, affetti da labiopalatoschisi o portatori di esiti di ferite o mutilazioni da armi da guerra che necessitino di interventi di chirurgia ricostruttiva.
BARBERINI è stato accompagnato dal Direttore generale della USL Umbria 1 Giuseppe LEGATO, dal Direttore regionale Emilio DUCA e dal Direttore di presidio Silvio PASQUI. Presenti anche i sindaci di Città di Castello, Luciano BACCHETTA, e di Umbertine, Marco LOCCHI e altri sindaci e associazioni del territorio altotiberino. L’Assessore, dopo aver ringraziato i professionisti che operano nella struttura tifernate e ricordato l’importanza del ruolo delle associazioni di volontariato che, con il loro impegno, contribuiscono a rendere ancora più efficiente l’operato del personale dell’ospedale, ha voluto evidenziare come in questa fase di programmazione, per la Regione sia importante conoscere da vicino i bisogni dei cittadini per poter, alla luce della ristrettezza di risorse, fare delle scelte strategiche mirate e il più rispondenti possibile alla domanda di salute della popolazione. << Questa priorità - ha aggiunto - ci guiderà anche nella stesura del Piano sanitario 2016/2018, anche se l’obiettivo e di andare oltre e cioè buttare le basi per una programmazione che possa dare la linea per i prossimi 10-15 anni >>. In questo percorso per BARBERINI è fondamentale l’impegno e la collaborazione di tutti gli operatori e dei professionisti della sanità, nonché delle istituzioni, << … che devono essere compatti, anche alla luce dei nuovi tagli, nel far passare in modo chiaro il concetto che la sanità non deve essere solo una questione finanziaria. A tal fine la programmazione in mano alla Regione, con la collaborazione degli enti locali, assume ancor di più un ruolo strategico >>.
Le vere sfide della sanità sono rappresentate dalla prevenzione e dalla gestione della cronicità, come Regione punteremo a potenziare l’offerta territoriale post-acuzie e a ridare dignità all’emergenza e ai Pronto Soccorso, mettendo in rete servizi e professionalità senza sguarnire i territori, al contrario i presidi ospedalieri saranno salvaguardati nell’ottica di rete valorizzandone le vocazioni >>. In riferimento all’ospedale di Citta di Castello, BARBERINI ha sottolineato: << E’ certo che la quarta città dell’Umbria ha un ruolo strategico nella riorganizzazione in atto nella sanità, lo dimostrano gli investimenti fatti, ma anche le autorizzazioni per le strutture complesse e in generale le performance che riesce a mantenere il presidio ospedaliero Alto Tevere. In prospettiva andremo a valorizzare le eccellenze e alcune strutture, come ad esempio quella della radioterapia di cui potranno fruire i pazienti di altre regioni. Inoltre, nell’ambito della riorganizzazione della rete regionale è previsto il potenziamento della Breast Unit per la senologia e più in generale del reparto di oncologia >>.
<< Nello scenario che abbiamo davanti - ha proseguito DUCA - la riorganizzazione dei servizi, sia per le norme statali che ce lo impongono, sia per i nuovi bisogni cui dobbiamo rispondere primo fra tutti la cronicità, è necessaria ma non spaventa una regione come l’Umbria che ha una rete solida e una forte solidità economica. Negli ospedali non dobbiamo tagliare i posti letto, ma dobbiamo diversificare l’offerta per acuti, superando resistenze e campanili, nonché intensificare le strutture intermedie ospedaliere per la post-acuzie >>. Prima della visita ai reparti, il Direttore generale della USL Umbria 1 ha fatto un breve rendiconto sull’andamento dell’attività sanitaria dell’ospedale nei primi nove mesi del 2015: << I dati confermano le buone performance dell’ospedale in termini sia di quantità che di qualità. Con seimila giornate di degenza in R.S.A. abbiamo recuperato apropriatezza ed efficienza ospedaliera dando sollievo a numerose famiglie. Stabile l’attività chirurgica, che registra un aumento del fatturato e dell’attività di specialistica ambulatoriale. Inoltre continua a diminuire la degenza media (5,83 giorni), in linea con le indicazioni nazionali e regionali.
Il tasso di utilizzo dell’ospedale si attesta intorno all’82%, segno che i cittadini hanno fiducia e apprezzano la qualità che trovano nel presidio ospedaliero dell’Alto Tevere, che si rivela attrattivo anche fuori Regione: l’utenza extra-regionale è del 12% a Città di Castello e sale al 14% a Umbertide grazie anche all’attività specialistica di chirurgia plastica e ricostruttiva. Un andamento - ha concluso LEGATO - che, quindi, continua a confermarsi come positivo per l’ospedale di Città di Castello, sul quale stiamo investendo complessivamente 4milioni di euro in particolare sul fronte della tecnologia, che per la parte più consistente è rappresentata dal nuovo acceleratore lineare, già avviata la procedura di gara. Questa la situazione a fronte di un contesto esterno ormai noto, fatto di spending review e di risorse che diminuiscono in proporzione all’aumento dei bisogni di salute e del costo dei farmaci >>. Il Direttore LEGATO ha concluso ringraziando le associazioni di volontariato del territorio con cui l’azienda sanitaria opera in sinergia, camminando insieme per migliorare i servizi e l'umanizzazione delle cure.