Oltre 600 allievi formati, più di 500 stage attivati, circa 800 aziende appartenenti a vari settori produttivi coinvolte nell’attività del Centro, 130 eventi ed iniziative extraformative realizzate sia in sede che fuori, premi e riconoscimenti internazionali, accordi quadro con associazioni ed enti a carattere economico, sociale ed educativo e network e partnership attive in vari continenti, fra cui Asia ed America, quali canali privilegiati per far apprezzare oltre i confini nazionali il valore e l’eccellenza del Made in Umbria e del Made in Italy. Con questa carta d’identità, più di 60mila ore di formazione erogate e un tasso di occupabilità che supera il 90% ad un anno dal termine del percorso formativo, Università dei Sapori ha accolto il Sindaco di Perugia, Andrea ROMIZI, nella sua prima visita ufficiale al Centro Internazionale di Formazione e Cultura dell’Alimentazione, accompagnato per l’occasione da una delegazione composta dall’Assessore al Commercio, Artigianato e Mobilità, Cristiana CASAIOLI, e dall'Assessore alla Scuola e Politiche Giovanili, Diego DRAMANE WAGUE’.

 

<< Siamo particolarmente onorati - ha dichiarato la Presidente di UdS, Anna Rita FIORONI, presente all’incontro insieme all’Amministratore delegato Vasco GARGAGLIA, la coordinatrice Giuliana SPATERNA ed il responsabile allo Sviluppo Maurizio BECCAFICHI (nella foto) - di poterle rappresentare una realtà dinamica ed in forte espansione. Una struttura con una propria identità ed autonomia. Non una struttura formativa classica - ha precisato la FIORONI -  ma un fiore all’occhiello del territorio umbro, conosciuta ed apprezzata all’estero, aperta all’innovazione, alle collaborazioni con il mondo delle imprese e delle istituzioni, ponte importante con il sistema della distribuzione e della sfera agroalimentare e partner solido del mondo manifatturiero con cui collabora in maniera sinergica anche in fase di prototipazione >>. Ne sono da esempio i laboratori didattici visitati dal Sindaco ROMIZI, tutti dotati di attrezzature e tecnologie di ultima generazione, frutto per l’appunto di partnership e accordi di collaborazione con aziende di primo livello e taratura internazionale.

ROMIZI ha potuto constatare il grado di innovazione tecnologica introdotto da Università dei Sapori nella sua programmazione didattica; ha avuto modo di apprendere dagli stessi docenti e coordinatori delle attività formative l’impegno ad accompagnare gli allievi in un percorso che non si esaurisce nelle aule e nei laboratori, ma che li prepara ad affrontare nel migliore dei modi il mercato del lavoro con un’adeguata preparazione umana e professionale. Particolarmente apprezzato dal primo cittadino il profilo internazionale che Università dei Sapori si sta delineando e la sua capacità di formare figure professionali che diventano ambasciatori della cucina italiana nel mondo, in grado di trasferire le esperienze umbre in tema di valorizzazione territoriale, attraverso la promozione  delle eccellenze produttive, agroalimentari, enogastronomiche locali e tipiche. Un organismo che si sta conquistando spazi strategici di crescita, come evidenziato dal Direttore GARGAGLIA, garantendo un incremento dell’offerta formativa generale ed un innalzamento della qualità didattica, che si traducono poi negli ottimi riscontri sul piano della occupabilità. In quest’ottica Università dei Sapori ha sviluppato numerose collaborazioni di tipo formativo con aziende, professionisti, istituzioni e Università italiane e straniere, siglando importanti network e internazionali.

E’ l’unica realtà formativa italiana ad aver ottenuto l’accreditamento presso il prestigioso organismo federale americano delle scuole di cucina ACFEF (American Culinary Federation Education Foundation). E si pone come leader nei servizi di formazione, assistenza tecnica e consulenza nelle fasi di start up e avviamento aziendale per le imprese della ristorazione, dell’ospitalità e della distribuzione e grande distribuzione alimentare (DO e GDO), offrendo inoltre aggiornamento professionale a risorse umane impiegate nei settori del turismo, del commercio e di tutte quelle attività legate al mondo del food e dell’agroalimentare. ROMIZI ha avuto inoltre modo di conoscere da vicino il ruolo sociale e di integrazione multietnica di Università dei Sapori e la capacità di prevenire e contrastare la dispersione e l’abbandono scolastico, di ridurre il rischio di emarginazione sociale e professionale, offrendo una qualifica professionale a coloro che si trovano in condizione di disagio socio-economico o familiare e la capacità di coniugare, a più livelli, la formazione con il mondo del lavoro. Una realtà con molte anime ed ampie prospettive di sviluppo, un baricentro importante per la cultura alimentare ed enogastronomica, come più volte sottolineato durante la visita. E in questo quadro non poteva mancare la tappa a Scuola Italiana di Gelateria, unica scuola al mondo in grado di certificare il vero gelato artigianale, nata dalla sinergia tra l’Università dei Sapori ed i Maestri della Gelateria Italiana, associazione che comprende alcuni dei più importanti e accreditati professionisti del comparto gelatiero-artigianale.

Una scuola che continua a registrare una crescita su base annua del 25%, con una buona presenza di studenti provenienti dall’estero, pari a circa 1/3 degli iscritti totali, con oltre il 75% di ex allievi stabilmente occupato al termine del percorso formativo in Italia o all’estero o impegnato ad investire in una propria attività. Un successo confermato anche in occasione dell’ultima partecipazione al SIGEP, il Salone Internazionale della Gelateria, Pasticceria e Panificazione artigianali. Molti i progetti futuri e di espansione territoriale che coinvolgono le due realtà umbre. << Proseguiremo sulla strada dello sviluppo internazionale e della promozione del territorio attraverso il sistema di relazioni con le aziende e con i centri di formazione all’estero - ha concluso la FIORONI - senza mai perdere di vista il collegamento con il mondo del lavoro e le esigenze ed evoluzioni del mercato. La specificità dell’Università dei Sapori è in un modello altamente qualificante, capace di trasformare l’entusiasmo di chi si accosta al mondo della cucina, del food e della ristorazione in mestieri che si portano addosso il senso di “responsabilità” per essere sempre intimamente legati al territorio, ai suoi prodotti ed alle sue eccellenze >>.