Le indagini dei Carabinieri del Reparto operativo di Rieti e della Compagnia di Cittaducale sono iniziate e proseguite senza sosta a partire dalla notte del 16 settembre, allorquando una banda di cinque persone, con il volto travisato, irrompevano all’interno dell’abitazione dei coniugi CIURLANTI, ad Amatrice, in loc. Scandarello. I due anziani coniugi erano stati strappati dal loro letto, legati imbavagliati e minacciati con un coltello. Il CIURLANTI è stato anche violentemente percosso con schiaffi pugni e calci, riportando diversi traumi contusivi ed escoriazioni guaribili in 10 giorni. La moglie, invece, aveva riportato una distrazione cervicale e abrasioni ai polsi giudicate guaribili i 7 giorni. Per due ore la casa è stata messa a soqquadro e i rapinatori si erano impossessati di preziosi e denaro contante per un valore di circa 5.000,00 Euro. Le attività investigative sono partite da un accurato sopralluogo svolto dalla sezione investigazioni scientifiche del Reparto operativo. Un sopralluogo durato due giorni nel corso del quale sono state repertate impronte digitali e tracce biologiche. Un apposito pool di investigatori del Reparto operativo e del Nucleo operativo della Compagnia di Cittaducale, non ha dato tregua agli autori dei delitti e pazientemente, anche tramite l’ausilio di idonei sistemi tecnici di indagine, ha cominciato ad identificare uno per uno tutti i componenti della banda.

Al termine delle indagini svolte in tempo record, dopo un mese i rapinatori avevano un volto e un nome. Si trattava di una banda di stranieri tutti pluripregiudicati, senza fissa dimora, rintanati nei quartieri più degradati di Roma. Un articolato dossier è stato inviato al Dr. SANTANGELO della Procura della Repubblica di Rieti, che ha subito richiesto ed ottenuto dal G.I.P Dr. ARTURI le ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di: ZOUBARI KHAID, nato in Marocco, del '74; HAIMANA COSTEL, rumeno, del '70; MARCU MARINICA COSTEL, rumeno, del '85; CIURILA ANCUDA, rumena, del '86. Chiaramente si trattava di nomi falsi. Infatti, dalle impronte digitali è emerso che i componenti della banda, in occasione di precedenti arresti, avevano sempre fornito diverse generalità, chiaramente allo scopo di sottrarsi alla cattura. Complessa e dinamica si è rivelata anche la fase della cattura dei componenti della banda, non avendo gli stessi una fissa dimora. I Carabinieri, abilmente mimetizzati, per due giorni hanno battuto diverse zone malfamate della capitale, tendendo dei veri e propri agguati ai malfattori, riuscendo così a rintracciarli ed arrestarli tutti. ZOUBARI ed HAIMANA sono stati rintracciati e ammanettati a Roma, in loc. villaggio Prenestino. MARINICA è stato circondato e arrestato in una baracca sita in un campo nomadi di Prima Porta. La CIURLA è stata invece prelevata e ammanettata in un bar di Fiano Romano. La CIURLA, in particolare, è risultata essere la basista della banda. I Carabinieri hanno infatti appurato che qualche settimana prima della rapina, la donna si era fatta assumere quale cameriera nel ristorante gestito dai coniugi CIURLANTI. Aveva lavorato solo pochi giorni, il tempo necessario per individuare la casa dei suoi datori di lavoro ed i luoghi dove potevano custodire oggetti preziosi.

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