<< In merito alla lettera aperta di Gianfranco PARIS (nella foto), mi preme sottolineare alcune questioni che credo, a causa della necessaria sinteticità del mio intervento al convegno di Accumoli, non sono state da me spiegate a sufficienza. Come prima cosa non ho mai detto e non penso che basti cambiare il nome da Provincia di Rieti ad Area Vasta per risolvere i nostri annosi problemi. Anzi, mi sono richiamato proprio a quei problemi per dimostrare che ieri Provincia, oggi Area Vasta, le nostre difficoltà permangono ed anzi aumentano. Lungi da me pertanto pensare che un cambio di nome potesse risolvere i tanti problemi che avevamo ieri ed abbiamo ancor di più oggi senza poteri e con le risorse umane ed economiche dimezzate! Sostengo invece, in tutte le sedi nelle quali intervengo sull'argomento, che oggi il legislatore regionale ha una grande opportunità; quella di ridisegnare l'assetto dei nostri territori, partendo proprio dall'esigenza di rimodulazione delle vecchie Province e dell'Area della Città Metropolitana di Roma. Convinto, infatti, che i nostri problemi di piccola Provincia si siano amplificati oggi alla luce della incompiuta riforma della legge 56 del 2014, ritengo che la Regione, anche in un ottica di confronto e collaborazione con il Governo e le altre Regioni del centro Italia, abbia la possibilità di svolgere un ruolo costituente, capace di dare un nuovo volto all'assetto istituzionale dei nostri territori.
Infatti proprio la nostra Regione, anche alla luce dell'istituzione della Città Metropolitana di Roma ha il difficile ma indispensabile compito di ripensare profondamente il suo assetto. Questo ripensamento, a mio parere, deve passare anche attraverso un nuovo disegno dei confini dell'Area metropolitana. E' una vecchia questione questa che implica la disaggregazione dell'ex Provincia di Roma ed il disegno di una nuova area vasta che inglobi tutta la Provincia di Rieti e vi includa anche la Sabina Romana o altri pezzi della Provincia di Roma, già confinanti con i nostri territori. Quindi nessun totem e men che mai nessuna semplice operazione di cambio di nome. Semmai una profonda ed incisiva azione di ridisegno istituzionale che insieme alla Regione i nostri territori devono costruire. E ben venga che questo discorso rientri in quello più ampio sulla macro regione del centro Italia Nessuna preclusione da parte mia, ma solo il tentativo di spiegare che con operazioni isolate non si va da nessuna parte.
Non mi sembra che tutto questo denoti contraddizioni e proprio perché, invece, voglio uscire da questo drammatico cul de sac che oggi vivo in prima persona, con responsabilità anche personali e senza più mezzi per rispondere adeguatamente neanche ai compiti di un legislatore nazionale un po' frettoloso, colgo nuovamente l'occasione per lanciare un appello alla Regione Lazio, affinché raccolga l'istanza che proviene dai nostri territori e faccia fino in fondo il suo compito di legislatore, confrontandosi con i Comuni reatini ed anche con le Regioni vicine. Questo ribadisco oggi in risposta alla lettera dell'Avvocato PARIS, ma questo ho già detto e verbalizzato in Consiglio provinciale e nelle competenti commissioni consiliari regionali e nelle altre sedi di confronto istituzionale nelle quali sono stato chiamato a dire la mia , sia come Presidente della Provincia di Rieti che in qualità di Presidente dell'Unione delle Province del Lazio >>.