Nella mattinata odierna, Papa Francesco ha fatto visita alle località toccate dal terribile terromoto dello scorso 24 agosto. Prima tappa Amatrice, dove ha incontrato gli studenti del locale plesso scolastico e visitato la “zona rossa” del devastato centro storico cittadino. << È stata la visita dei gesti e dell'incontro fisico con la gente. Non è stata una visita alle macerie ma alle persone - ha dichiarato Mons. Domenico POMPILI, Vescovo della Diocesi di Rieti, al microfono di TV 2000. POMPILI, che ha accompagnato il Papa in tutte le tappe della visita ai terremotati, ha ricordato che << ... Francesco ha incontrato in particolare due fasce d'età: bambini e giovani questa mattina nella scuola e le persone anziane nella RSA di Borbona. A dimostrazione del fatto che questa deve essere l'arcata temporale che bisogna sempre nuovamente ricostruire: il dialogo tra giovani e anziani consente infatti di andare avanti >>. Nella visita alla Residenza Sanitaria “San Raffaele”, dove il Papa si è intrattenuto a pranzo con circa 60 anziani pazienti << … in molti non riuscivano a credere di sedere a tavola con il Papa. Una signora in particolare di 92 anni disse: “Tutto mi sarei aspettato meno che stare vicino al Papa”. Accanto a Francesco c'erano due signore, una di 92 e un'altra di 89 anni.

 

La visita alle persone - ha concluso Mons. POMPILI - è un segnale di fiducia e speranza perché fa leva su coloro che potranno dare un contributo affinché questa tragica pagina possa essere con il tempo solo ricordata. Nel giorno di San Francesco, la visita del Papa acquista un ulteriore spessore e ribadisce quanto sia importante partire dalle situazioni più piccole, periferiche e in difficoltà. È proprio da queste situazioni che bisogna far risalire la vita, l'entusiasmo e la nostra umanità >>. Il Santo Padre si è poi spostato ad Accumoli, dove ha visitato il centro storico, per poi arrivare nella tendopoli di Arquata del Tronto. Ultima tappa, sicuramente la meno attesa, l’arrivo nel vicino territorio umbro con la visita nella martoriata frazione di San Pellegrino di Norcia (nella foto). << Santità, la sua presenza a San Pellegrino di Norcia è un segno di speranza - queste parole di accoglienza del Sindaco Nicola ALEMANNO >>. Francesco si è raccolto in una preghiera silenziosa e solitaria davanti ai massi del campanile crollato della chiesa di San Pellegrino, simbolo umbro di questo ulteriore sisma, e ha benedetto le macerie. Si è poi congratulato con i Vigili del Fuoco del locale presidio nursino: << Grazie, siete davvero coraggiosi >>. E uno di loro: << Padre Santo pochissimi prima del suo arrivo abbiamo avvertito una scossa di magnitudo 3.6 che ha ulteriormente danneggiato gli edifici del paese >>.

A San Pellegrino, la tendopoli è stata recentemente smantellata (le persone, in attesa delle casette di legno, sono momentaneamente ospitate nelle strutture ricettive della zona) e i numerosi fedeli hanno atteso Francesco nello slargo a ridosso della zona rossa del paese, dinanzi alla tenda dove viene normalmente celebrata la Messa. Il Vescovo di Roma ha salutato le persone usando il microfono di un’autovettura della Polizia di Stato: << Saluto tutti voi. Sono stato vicino a voi e mi sento molto vicino in questo momento di tristezza e prego per voi e chiedo al Signore che dia la forza di andare avanti. E adesso vi invito a pregare tutti insieme l’Ave Maria >>. << Sapevamo che il Papa ci sarebbe venuto a trovare, lo aveva annunciato - ha dichiarato Mons. Renato BOCCARDO, Vescovo della Archidiocesi di Spoleto-Norcia. << Voleva comunque una cosa sobria e così è stata organizzata. Il fatto che sia venuto proprio oggi che è la festa di San Francesco, e quindi il suo onomastico, è stata una sorpresa piacevole, soprattutto per la gente che affronta la fatica. La popolazione di San Pellegrino ha molto apprezzato la vicinanza e l’umanità del Papa. Hanno visto nel successore di Pietro segni di prossimità e di paternità che permettono di affrontare con maggiore forza il difficile percorso della ricostruzione delle case e delle persone >>.

Si è brevemente intrattenuto anche con il Parroco di Norcia, Don Marco RUFINI, e con alcuni monaci benedettini di Norcia: il primo gli ha donato sei bottiglie di Sagrantino di Montefalco; i secondi la birra da loro prodotta in monastero. Un signore, invece, in rappresentanza della parrocchia, ha donato al Papa uno stendardo raffigurante la Madonna di Monte Santo molto venerata in paese. Piccolo fuori programma per Papa Francesco, mentre stava lasciando la frazione di San Pellegrino. Lungo la stretta strada che conduce al centro abitato, il Pontefice, in auto, ha incrociato alcune monache benedettine del monastero di Sant’Antonio di Norcia che stavano risalendo a piedi nella speranza di poterlo incontrare.