In considerazione delle nuove scosse di terremoto, la Presidente della Regione Umbria Catiuscia MARINI ha disposto ai sindaci la chiusura delle scuole nei comuni di Nocera Umbra, Valtopina, Assisi, Foligno, Spello, Bevagna, Montefalco, Trevi, Sellano, Campello sul Clitunno, Gualdo Cattaneo, Giano dell’Umbria, Castel Ritaldi, Spoleto, Cerreto di Spoleto, Preci, Norcia, Vallo di Nera, Sant’Anatolia di Narco, Poggiodomo, Scheggino, Monteleone di Spoleto, Cascia, Ferentillo, Polino. Nei restanti Comuni dell'Umbria, a scopo cautelativo, i sindaci sono stati invitati a valutare l’eventuale chiusura dei plessi scolastici ricadenti nei propri territori al fine di garantire ogni forma di tutela. Al momento, oltre a quelli citati, hanno comunicato la chiusura delle scuole i comuni di Perugia, Terni, Magione, Marsciano, Todi, Città della Pieve, Narni oltre all'Università degli Studi di Perugia e all'Università per Stranieri di Perugia.
A latere registriamo la dichiarazione di Mons. Renato BOCCARDO, Arcivescovo dell’Archidiocesi di Spoleto-Norcia, appena appresa la notizia del crollo di uno dei simboli artistico-religiosi della Valnerina: << Ancora una volta gravissima la ferita al patrimonio di arte e di fede delle nostre valli. Ma la solidarietà ricevuta in questi due mesi da ogni parte d’Italia e non solo ci dice che non siamo soli e ci aiuta a continuare con forza il cammino della ricostruzione morale e materiale >>. Il patrimonio artistico religioso, fulcro da secoli della fede delle popolazioni della Valle Castoriana, è seriamente compromesso: si è letteralmente sbriciolata la bellissima chiesa di San Salvatore a Campi di Norcia le cui immagini stanno facendo il giro d’Italia; il rosone e parte della facciata dell’Abbazia di Sant’Eutizio sono crollati; danni seri anche alla facciata della chiesa della Madonna delle Grazie a Norcia. Da subito vicini alla gente i parroci, Don Luciano AVENATI dell’Abbazia Sant’Eutizio e Don Marco RUFINI di Norcia, che sono in costante contatto con Mons. BOCCARDO, impegnato in questi giorni in servizio pastorale fuori Diocesi.
<< Mentre si stava lentamente superando la paura e ritrovando la speranza dopo il terremoto del 24 agosto u.s. - ha proseguito il presule spoletino - nuove e intense scosse hanno interessato il nostro territorio. È ancora una volta gravissima la ferita al patrimonio di arte e di fede delle nostre valli. Ma la solidarietà ricevuta in questi due mesi da ogni parte d’Italia e non solo ci dice che non siamo soli e ci aiuta a continuare con forza il cammino della ricostruzione morale e materiale. La Chiesa, infine, rinnova la sua collaborazione agli Enti competenti affinché la gente così duramente provata possa riprendere presto la vita normale >>. Nella giornata di giovedì 27 ottobre si potrà essere più precisi per la quantificazione dei danni e gli interventi che la Chiesa, tramite la Caritas e in accordo con la Protezione Civile, sosterrà.